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Cancelleri: “Risposte celeri sulle infrastrutture”. Ma niente scadenze

“Questa regione ha bisogno di risposte certe e celeri”. Ilnuovo vice ministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleridi risposte certe, però, non ne ha ancora. In una “visita di cortesia” tenutasi oggi pomeriggio con il governo regionale a Palazzo D’Orleans, l’ex candidato alla presidenza ed ex capogruppo all’Assemblea regionale siciliana del Movimento 5 Stelle ha affrontato i temi dellenuove infrastrutture promesse ma da troppo tempo in attesa di un via libera definitivo. Opere comel’autostrada Catania Ragusa, il recupero della viabilità provinciale e i cantieri da miliardi di euro da avviare da parte di Rete ferroviaria italiana. Cancelleri non ha fornito dati o scadenze, ma ha portato in Sicilia l’impegno del governo per la programmazione “di nuove opere”. “Nella Legge di Bilancio nazionale ci sono 2,7 miliardi. Sono convinto – ha aggiunto – che una buona fetta possa arrivare al Sud per colmare il gap”. Il gap, fisico, è rappresentato in Sicilia dal crollo del viadotto Himera sull’autostrada principale dell’Isola, la A19 che collega Palermo a Catania. A distanza di quattro anni, il ponte non è ancora stato ripristinato, tanto chela Cisl ha avviato provocatoriamente un conteggio sul proprio sito dei giorni trascorsi. “A fianco del governo della Regione avvieremo una interlocuzione con Anas e con Rete ferroviaria italiana per portare a casa i risultati di cui la regione ha bisogno”, ha affermato Cancelleri. L’incontro, al quale erano presenti anche l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e quello al Territorio e ambiente Toto Cordaro, è stata l’occasione per rilanciare una collaborazione con il governo guidato da Nello Musumeci: “Di concerto con il presidente della Regione stiamo ragionando su quali nuove infrastrutture portare avanti”. I fondi saranno quelli della Legge di Bilancio. “Non lo dico io ma il presidente Conte che ha grande attenzione per la questione meridionale: Una buona fetta sarà destinata alla Sicilia. Con un occhio e mezzo siamo attenti ai nodi del passato e alle criticità ma con il rimanente a programmare nuove infrastrutture che possono essere realizzate”

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