Case al mare, in Sicilia giù i prezzi. In Italia mercato stabile. Ma pesa la guerra

Case al mare, in Sicilia giù i prezzi. In Italia mercato stabile. Ma pesa la guerra

Lecase a mare in Sicilia,utilizzate pervacanza o villeggiatura,stanno perdendo valore: nel II semestre del 2023i prezzi delle seconde case sono scesi dell’1,2%,uno dei risultati peggiori in Italia insieme a quello della Puglia (meno 2%). Sono i dati delreport sul mercato immobiliare turisticorealizzato dalCentro Studi di Tecnocasa.Le cose vanno meglio inVeneto(dove il valore delle case cresce del 2,4%),Sardegna(più 2,1%) eCalabria(più 1,7%). Nel complesso iprezzi del mercato immobiliarenelle località di mare, influenzati anche dallaguerra tra Russia e Ucraina,“chiudono con più 0,5%”. Tecnocasa ha analizzato anche la situazione delle località di lago. Perdono di valore il lago diGarda(meno 0,4%), la sponda diLecco(meno 0,4%), ma soprattutto il lago diBracciano(meno 4,2%) e quello diBolsena(meno 5,7%), entrambi nelLazio. Nel complesso, “i valori hanno registrato una diminuzione dello 0,3%”. Al netto di piccole oscillazioni, in ogni caso, “il mercato immobiliare dellelocalità di mare e lagomostra unagenerale stabilità“. Leggi anche –Più caldo, meno neve e turismo. Piano Battaglia in cerca di rivincita estiva Una tendenza che era largamente attesa, fanno notare da Tecnocasa. “Dopo ilboom degli acquisti successivo alla pandemia,il mercato si sta avviando verso unanormalizzazione. Tanto che, nel 2023, le compravendite di casa vacanza si sono stabilizzate rispetto al 2022″. Ilpeso del comparto turistico sul mercato immobiliareresta comunque molto significativo. “Sul totale delle compravendite realizzate dalle nostre agenzie esse rappresentano il 7,1%”. Anche vicende più recenti, come laguerra tra Russia e Ucraina,hanno inciso. Sulmercato immobiliare turisticoinfatti “è molto significativa lacomponente di acquirenti stranieri,da sempre attratti dalle bellezze del Paese”. Per dare dei numeri, la quota di acquisti da parte di stranieri nel 2023 è stata del 13,5%, contro il 9,7% del 2020. Nell’ultimo anno peròle cose sono cambiate.Con il perdurare della guerra gli stranieri, in particolare itedeschi,“hanno messo in campo una maggiore prudenza che li ha portati aprocrastinare l’acquisto dell’immobile“. Oppure aridurre l’investimento. Leggi anche –Turismo in Sicilia: salvo grazie a mare e natura. Su cosa puntare oggi Se laguerraha avutoconseguenze per lo più negative,alcuni risvolti hanno inciso positivamente. Secondo il rapporto è cresciuta “laricerca di una casa vacanza in Italiada parte dipersone residenti in Polonia,nazione al confine con l’Ucraina che teme un’escalation del conflitto”. I polacchi considerano il Belpaese “rifugio sia per i capitali sia per la vita stessa”, e comprano case “inlocalità accessibili a livelli di prezzo,e dove c’è una discreta comunità della loro nazione”. Tra queste spiccano alcune mete siciliane, “Taormina, Terrasini,Castellammare del Golfo,Alcamo“. Ma va bene anche il resto d’Italia, “Scalea, Bordighera, Caorle, Sant’Antioco, Badesi“. Non sono solo i polacchi ad acquistare casa. “Resta interessante lospostamento di francesi dalla Costa Azzurra alla Liguria,meno costosa”. A “spingere” gli acquisti in Italia sono anche altri fattori. L’abbondanza delle reti ferroviarienelle località turistiche, per esempio, “ha portato a unpotenziamento di acquistinelle regioni adriatiche, passati da 9,6% del 2019 all’11,9% del 2023″. Leggi anche –Il turismo in Sicilia cresce meno. Solo 300 mila presenze in più nel 2023 Secondo il rapportovengono acquistati soprattutto trilocali(32,5%), ma sono apprezzate anchecase indipendenti e semi-indipendenti(28,2%) e bilocali (24,4%). Le persone che acquistano una casa al mare o al lago hanno per lo più tra i 55 e i 64 anni (26,5%), ma lafascia tra 45 e 54 annisegue a breve distanza (26,1%). Rispetto all’anno scorso, fanno notare tuttavia i tecnici, “si registra un aumento dell’età media degli acquirenti”, visto che nel 2022 lafascia tra 45 e 54 anni“componeva il 31,5% degli acquirenti”. Cresce invece leggermente la percentuale deicompratori entro i 34 anni,“che passa da 5,7% a 7%”, mentre gli acquisti degli over 64 “sale dal 16,0% a 18,6%”. Quanto allasituazione familiare,Tecnocasa registra una crescita della percentuale disingle.Nel 2023 è quest’ultima è salita al 18,6%, “incostante aumento negli ultimi anni“. Scende invece il numero dicoloro che acquistano con un mutuo.Ad accenderlo è il 12,1% degli acquirenti, “laquota più bassa registrata negli ultimi anni“, mentre l’87,9%sceglie di farne a meno.