Caso Garlasco, l’amico di Sempio è crollato: arrivata la confessione su ciò che è successo | Non poteva durare a lungo

Svolta sul caso Garlasco

Collage Andrea Sempio e Chiara Poggi in primo piano (Facebook) Focusicilia.it

Il caso Garlasco subisce una nuova svolta: Sempio incastrato da alcune rivelazioni che lascerebbero tutti a bocca aperta.

Dopo anni dal delitto di Chiara Poggi, il caso che ha sconvolto non solo un piccolo paese come Garlasco, ma anche l’Italia intera, si torna a parlare del presunto assassino.

Chiunque abbia seguito questo caso di cronaca sa che a finire in carcere, con l’accusa di aver ucciso la giovane ragazza, è stato Alberto Stasi, allora fidanzato della vittima.

Era il 13 agosto del 2007, quando la sua vita, assieme a quella della famiglia di Chiara, cambiò totalmente. Tutto sembrava già deciso, archiviato e gettato nel dimenticatoio, ma, di recente, sono venute a galla delle testimonianze e delle informazioni che potrebbero cambiare le carte in tavola.

Sul caso, potrebbero esserci delle svolte clamorose, dopo la confessione di un amico di Andrea Sempio, a sua volta amico di Marco Poggi, fratello della vittima. Scopriamone di più insieme.

Colpo di scena sul caso Garlasco

Da qualche mese a questa parte, Andrea Sempio è finito al centro delle indagini. Ora che il caso Garlasco è stato ufficialmente riaperto, stanno emergendo dei dettagli rimasti nell’ombra per fin troppo tempo. È stato come qualcuno avesse avuto intenzione di nascondere la polvere sotto il tappeto, ma con scarsi risultati, visto come stanno andando ora le cose. Sempio è ufficialmente iscritto al registro degli indagati, con l’accusa di aver ucciso volontariamente Chiara Poggi.

L’ex pm Mario Venditti sarebbe stato il protagonista della corruzione in atti giudiziari, dopo che, in casa Sempio, sarebbero stati ritrovati degli appunti riguardanti un pagamento di 20.000 o 30.000 euro. Il biglietto in questione riportava l’esatta dicitura: “Venditti archivia per 20-30 euro“. I familiari di Sempio si sono difesi, affermando che queste non erano altro che spese legali, prelievi fatti per saldare il conto degli avvocati. Ovviamente, la coincidenza ha acceso l’attenzione sul fatto e ha portato gli inquirenti a scoprirne di più. Ad aggiungere pepe alla storia, poi, ci ha pensato la confessione di un amico di Sempio. Ecco cosa sarebbe stato rivelato.

Andrea Sempio indagato per l'omicidio Poggi
Andrea Sempio in primo piano assalito dai giornalisti (Facebook) Focusicilia.it

La confessione shock

Ai microfoni de Lo Stato delle Cose, il programma di Massimo Giletti, in onda su Rai 3, Roberto Freddi, amico storico di Marco Poggi e di Andrea Sempio, si è lasciato andare a una confessione che ha lasciato tutti a bocca aperta. Tutto ruota attorno a quel famoso scontrino del parcheggio a pagamento, appartenente a Sempio stesso. Riguardo a ciò, Freddi avrebbe confessato che quel pezzo di carta non dovrebbe essere considerato come un alibi, bensì come un indizio. L’uomo si interroga sul perché, all’epoca, nessuno controllò i sistemi di sorveglianza dei vari locali del posto.

Lo scontrino, dal 2007, venne a galla nel 2017. Nel giro di dieci anni, tutti i dati delle telecamere di sicurezza sono stati eliminati, dunque è impossibile accedervi nuovamente. Il fatto di aver riaperto le indagini a distanza di quasi venti anni e di stare cercando di stringere il cerchio attorno a Sempio, potrebbe non essere la strada giusta da percorrere, secondo Freddi. D’altronde, loro non erano gli unici amici di Marco Poggi e, quindi, nulla vieta il fatto che anche altre persone possano essere coinvolte in questa strage. Staremo a vedere in che direzione procederanno le indagini degli inquirenti.