“Moderno, funzionale e fruibile”, ma solo nel campo da gioco. Il “Duca d’Aosta” a Catania ha cambiato “volto” passando da impianto sportivo in terra battuta a campo con manto in erba di nuova generazione e con nuova illuminazione. Tutto però è rimasto uguale negli spogliatoi, nelle docce, nei corridoi, nella recinsione che delimita il rettangolo di gioco. Il restyling del “Duca d’Aosta” è stato finanziato con il bando “Sport e Periferie 2020”. Il Comune di Catania ha utilizzato 519 mila euro (più iva) per provvedere al rifacimento del manto e l’illuminazione, ma non per intervenire in modo organico sugli spazi comuni (spogliatoi e altre zone interne). I primi due interventi, campo e illuminazione – completati nel rispetto delle scadenze – hanno effettivamente dato nuovo respiro all’attività delle società calcistiche catanesi ospitate a San Leone. Ma gli interventi parziali che hanno interessato il resto dell’impianto stridono con l’idea di un’attività completa di riqualificazione. L’amministrazione ha comunicato di voler trovare una soluzione.
Leggi anche – La pista ciclabile di Catania sarà riparata e prolungata






L’assessore Sergio Parisi: “Troveremo una soluzione”
L’assessore allo Sport del Comune di Catania Sergio Parisi ha inaugurato il “Duca d’Aosta” rigenerato ad ottobre. L’operazione è perfettamente riuscita per Figc, presente a Catania nel giorno della consegna con il presidente regionale Enzo Morgana e quello provinciale Lino Gurrisi. Tutt’ok anche per il Coni etneo, al “Duca D’Aosta di Catania rappresentato dal presidente Enzo Falzone. Parisi è al corrente della mancanza di interventi sugli spazi comuni. “La nostra priorità era il campo da gioco e il nuovo impianto elettrico – ha spiegato l’assessore allo Sport -, oggi centinaia di ragazzi non giocano più a calcio sulla terra battuta ma su un campo vero. Ho visto le condizioni degli spogliatoi e le altre parti della struttura. A fine novembre arriveranno delle attrezzatura per questo impianto e per le porte rotte all’interno troveremo una soluzione. Da solo sto lavorando alla riqualificazione di una cinquantina di zone a Catania, per il Duca D’Aosta era già messa in preventivo un intervento più organico. Fermo restando la mano di pittura già ridata agli spogliatoi”.