Assoesercenti in vista delle prossime elezioni amministrative a Catania del 28 e 29 maggio,
presenta ai candidati a sindaco una vera e propria “lista dei desideri” che nella parole ‘progetto’ e ‘città’, trova la sua ragion d’essere e diventa documento programmatico. “L’esigenza di dialogo e di concertazione – spiega il presidente Assoesercenti, Salvo Politino – è di primaria importanza e la prossima amministrazione avrà il dovere di rapportarsi con chi, sul territorio, rappresenta il tessuto produttivo, in quanto influisce notevolmente sulla linea strategica di sviluppo. Sul nostro documento presentiamo una serie di proposte che ogni candidato potrà fare proprie, tenendo conto di quanto espresso dall’imprenditoria del commercio, del turismo e dei servizi. In sintesi, il documento di Assoesercenti è molto chiaro: no ad altre concessioni alla grande distribuzione, sì ad una nuova residenzialità del centro storico, al potenziamento del trasporto pubblico, al rafforzamento delle politiche e delle azioni turistiche, alla valorizzazione delle aree pedonalizzate, con più animazione e cultura, per una città che torni a pulsare con un commercio vivo e dinamico, in grado di fare rete, in maniera intelligente, con i comuni limitrofi. Il tutto per rafforzare quella vocazione turistica e commerciale destinata a valorizzare l’identità di Catania”.
Distretti urbani del commercio e pianificazione turistica
I temi prioritari sono fisco e sicurezza, mobilità, ma anche riqualificazione delle periferie, salute, infrastrutture, commercio, artigianato, turismo e attrattività. Alla futura amministrazione comunale, Assoesercenti chiede soprattutto di ridurre e semplificare le tasse locali, di prevedere i sostegni alle micro e piccole imprese e di essere coinvolti nella pianificazione dei fondi europei del Pnrr che rappresentano una opportunità di sviluppo irripetibile per Catania. In materia di sicurezza, Assoesercenti chiede azioni di contrasto a degrado, abusivismo e contraffazione, con più controlli soprattutto nelle zone della movida. Tra le altre idee, c’è quella di promuovere la costituzione dei Distretti urbani del Commercio per favorire il recupero delle funzioni di commercio di vicinato nel centro storico e nei quartieri della prima periferia, con incentivi economici e detassazione per i primi tre anni di attività per chi apre una impresa in un’area a rischio degrado. A proposito di turismo, tra le proposte c’è quella di incentivare un sistema di rilevazione e di analisi dei flussi turistici e puntare sulle manifestazioni fieristiche delle imprese, sugli eventi culturali, sui congressi tecnici e scientifici, sullo spettacolo, sugli eventi di richiamo del food, sulle manifestazioni sportive, da calendarizzare sotto un’unica regia che eviti sovrapposizioni e inutili dispersioni, per valorizzare l’economia locale.