Catania, rinviato l’aumento Tari del 18%. “Più tempo per approvare i bilanci”

Catania, rinviato l’aumento Tari del 18%. “Più tempo per approvare i bilanci”

È stata rinviata la revisione delle tariffe della Tari per l’anno 2022 nel Comune di Catania. Come già ventilato nel corso della giornata di ieri, l’aumento del 18 per cento è stato rimandato. La decisione è legata all’approvazione del bilancio comunale, inizialmente previsto per il 30 giugno, ma rinviato al 31 luglio dalla Conferenza Stato-Città. “Il consiglio di stasera resta convocato, con i diversi ordini del giorno previsti”, aveva precisato nel pomeriggio a FocuSicilia Giuseppe Castiglione, presidente del senato cittadino. “Il rinvio dei termini per l’approvazione dei bilanci dà sicuramente più tempo per interloquire con la Regione e con lo Stato, dunque è probabile che i consiglieri o la stessa amministrazione chiederanno un rinvio della votazione”. L’aumento dell’imposta, aveva aggiunto Castiglione, “è un fatto tecnico dovuto all’incremento delle tariffe per il conferimento in discarica, arrivato a 240 euro a tonnellata”. Il consiglio comunale reca all’ordine del giorno l’approvazione del Pef, Piano economico finanziario del servizio di gestione dei rifiuti urbani, e l’approvazione delle tariffe della Tari per l’anno 2022. Quest’ultima, secondo i calcoli dell’Amministrazione comunale, avrebbe dovuto essere incrementata del 18 per cento per far fronte ai rincari degli impianti di smaltimento. Le votazioni erano state richieste con carattere d’urgenza dall’assessore all’Ecologia Andrea Barresi e dall’assessore al Bilancio nonché sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, ma sono state rinviate alla luce della proroga concessa dalla Conferenza Stato-Città. La decisione di aumentare l’imposta sui rifiuti aveva suscitato le proteste di diversi gruppi politici e associazioni cittadine, che hanno manifestato l’intenzione di partecipare ai lavori del Consiglio. Nel suo intervento di replica in Consiglio, il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, tra l’altro, ha illustrato sinteticamente alcuni contenuti dell’atto deliberativo la cui trattazione è stata rinviata sull’aumento dei costi della Tari esplicitando come “nonostante l’aumento esponenziale dei costi di discarica, l’incremento della percentuale della raccolta di rifiuti differenziati e i lusinghieri risultati conseguiti nell’attività di accertamento, consentono  di mitigare in modo significativo l’impatto sulle tariffe, rispetto all’incremento dei costi di conferimento negli impianti. Dalle continue interlocuzioni con l’assessorato regionale Energia, Acqua e Rifiuti, sia per fronteggiare l’emergenza causata dalla saturazione degli impianti di trattamento e sia per attenuare i maggiori costi di conferimento in discarica, si ha avuto conferma che sono state previste risorse non ancora quantificate per attenuare il costo del conferimento in discarica”. “Un’altra quota di sostegno economico arriverà dalla parte residuale del contributo di solidarietà per l’anno 2021. Come si evince dalla stessa delibera – ha proseguito Bonaccorsi – al momento la fattispecie è limitata  a un adeguamento tariffario, al fine di consentire alle entrate di coprire integralmente i costi di complessivi, così come previsto dalla legge, senza dover ricorrere a scorretti artifici contabili, come quello approntato nell’aprile del 2018 a pochi giorni dalle elezioni, che ha costretto la nostra amministrazione appena insediata, non solo a dover correggere i conti, dell’Ente ma anche a proporre un doloroso aumento della Tari che altri avrebbero invece dovuto esercitare. A fronte di ciò – ha concluso il sindaco facente funzioni – appaiono chiare ed evidenti le strumentalizzazioni di chi, senza neppure avere letto le proposte di delibera, si lancia in accuse false e infondate; ora abbiamo il tempo necessario per verificare e approfondire soluzioni che rendano meno o per nulla impattanti questi doverosi adempimenti contabili”.