Cento sindaci siciliani a Montecitorio per le Zone franche montane

Cento sindaci siciliani a Roma per rivendicare il “diritto di residenza nelle terre in cui sono nati e che hanno scelto per vivere”. Chiedono al Parlamento il riconoscimento della fiscalità di sviluppo per compensare gli svantaggi dovuti all’altezza dei luoghi. Dalle ore 9 e 30 alle 13 è prevista un’adunanza in piazza di Montecitorio: lo scopo dell’iniziativa pubblica è sensibilizzare la deputazione di Camera e Senato ad esitare la Legge obiettivo approvata dall’Assemblea Regionale Siciliana il 17 dicembre 2019, per il riconoscimento delle Zone franche montane che è in attesa di un esame del Parlamento nazionale da 2211 giorni. La delegazione degli amministratori delle “Terre Alte” di Sicilia, 133 comuni su 391 totali, sarà ricevuta dal ministro per il Sud e la coesione territoriale Mara Carfagna, dal ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Mariastella Gelmini e da altrerappresentanze istituzionali e politiche tra cui: i capigruppo di Senato e Camera, del Movimento Cinque Stelle, Forza Italia, Lega, Pd, Fratelli d’Italia e Italia Viva; alle 12.30, dallo staff tecnico del presidente della Camera dei deputati, Roberto Fico; quindi da Claudio Maria Galoppi, consulente giuridico della presidente del Senato, Elisabetta Casellati; dal presidente della commissione Finanza e Tesoro, Luciano D’Alfonso. Nel pomeriggio, nella sala Nassiria di Palazzo Madama ci sarà il convegno “Zone franche montane in Sicilia: un’opportunità’ di sviluppo”, organizzato dal Movimento Cinque Stelle. Leggi anche –Zone franche montane, la rabbia di 132 sindaci siciliani: legge bloccata Al fianco dei sindaci delle Terre Alte di Sicilia si è schierata l’Anci Sicilia che nei giorni scorsi, attraverso il suo presidente Leoluca Orlando ha fatto sapere che: “L’approvazione delle norma sulle Zone Franche Montane può rappresentare, per i comuni interessati, uno strumento importante per frenare lo spopolamento e incentivare l’avvio di attività da parte gli operatori economici, ma deve essere considerata come un primo importante passo rispetto a scelte normative più ampie di carattere nazionale e regionale”. Mentre il deputato regionale Nello Dipasquale (Pd), vice presidente della Commissione speciale di indagine e di studio per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi all’Ars, ha presentato una interrogazione parlamentare con richiesta di risposta scritta, all’assessore regionale alle Attivita’ produttive, Girolamo Turano e all’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, per l’istituzione delle Zone Franche Montane in Sicilia “per chiedere se il governo regionale sta procedendo nella definizione e stesura di una relazione in merito alla copertura finanziaria relativa”.