Cgil aggiorna il dibattito sulla rigenerazione urbana di Catania

Cgil, laFilleae loSpi Cgilhanno discusso dellarigenerazione urbanadiCatania, aggiornando il dibattito insieme all’assessore all’urbanistica Paolo La Grecae gli ordini professionali etnei. Catania è centro in continuaespansione abitativa, ma che sfrutta a singhiozzo le opportunità diriqualificazioneche potrebbe cambiare la città. Aumentano lecase, ma diminuiscono icittadini. Il numero degli abitanti si abbassa in media di circatrentamila unità ogni 10 anni, attestandosi oggi sotto i300.000 residenti. Durante l’incontro“RigeneriAMO Catania. Dalle periferie al centro”, un focus è stato riservato aglianziani. Sono la maggioranza in città e sempre piùpoveri. “Nel 2022 l’indice di vecchiaiaper ilcomune di Cataniarivela che ci sono 161,7 anziani ogni 100 giovani – spiega lasegretaria Spi, Giuseppina Rotella– la città metropolitana ha oltre1 milione di abitantie di questi più di228 mila sono over 65.L’indice di vecchiaia è di 147,6 cioè 147,6 anziani ogni 100 giovani”. Per lo Spi catanese, “l’obiettivo è renderele città più a misura d’uomo e nel nostro caso più a misura di anzianiche sono spesso soli, in case troppo grandi per le famiglie che si sono snellite negli anni, magari in immobili nel centro storico. Case che spesso diventano prigioni costruite per persone pienamente abili e non per chi ha ridotte capacità di mobilità. La rigenerazione reale, deve passare dall’impiego di risorse nazionali, regionali e comunali, e deve sintetizzare tre azioni:strategica, integrata e inclusiva”. Ilpiano regolatoreancora in vigore aCataniaè quello approvato dallaRegione siciliananel 1969. Votato dal Comune nel 1964. La città tiene fede ad prg prossimo ai sessanta anni. Già nel 1960 si pensava di contenere le cubature, nel 2023 l’esigenza è la stessa. “A Catania serve pensarel’area urbana in un’ottica sempre meno espansiva, ma al momento le uniche scelte che pesano sono quelle intraprese dai privati”. Lo ha dichiarato ilsegretario generale della Fillea Cgil Vincenzo Cubito. “Poco incisiva ci è poi sembrata la chiamata alle armi in piena estate di questa amministrazione per discutere insieme i progetti relativi aipiani urbani integratipoidefinanziati dal governo nazionale”. La Fillea catanese chiede una programmazione che imponga ilconsumo di suolo zero. Chiede al comune di privilegiare ipiani di ristrutturazione integrati di distrettocome strumenti urbanistici ordinari con un’unica grande consapevolezza: “che per ogni euro speso sul mattone servirà un euro speso sulla società”. Gli edili chiedono anchechiarezza sul definanziamento del PNRR. “Non riusciamo ancora a comprendere le reali entità, eppure si tratterebbe di un contributo economico importante per progetti che variano dal recupero di zone degradate” analizza Cubido. Il riferimento è aSan Berilloe anche aLibrino, quartiere periferico con parecchie incompiute e con “fame di case popolari”. Alle sollecitazioni del sindacato ha risposto il vicesindaco La Grecache a proposito di rigenerazione ha sottolineato come “il rapporto con i privati sia fondamentale”. La Greca non ha nascosto il suosguardo critico su misure come il Superbonus 110%che si sarebbero più concentrate su operazioni di miglioramento estetico che strutturale degli edifici. Il vicesindaco ha anche ricordato comeoperazioni edilizie di fine Novecentoanaloghe alla costruzione diquartieri come Librino, nel corso del tempo si sono rivelate deglierrori. “Sarà difficile trovare soluzioni immediate per sanare un processo” ammette La Greca. Ilsegretario di Cgil Sicilia,Alfio Mannino, ha dunque ribadito come sia “grave che le risorse del Pnrr siano state tagliate.Le nostre città hanno enormi spazi periferici per i quali un progetto di riqualificazione deve puntare alla riqualificazione edilizia. Questo significa attivare filiere di lavoro di qualità nell’edilizia, nella cura del verde. Ma non sembra che il governo abbia compreso questo”. “RigeneriAMO Catania. Dalle periferie al centro”, ha ospitato il segretario generale della Fillea nazionale,Alessandro Genovesi, e Ivan Pedretti segretario generale delloSpi CGIL nazionale. Al tavolo del confronto si sono alternati anche il presidente dell’Ordine degli ingegneri di Catania, il segretario dell’Ordine degli architetti di Catania,Giuseppe Messina, e dell’architettoGiovanni Lucifora. Nel corso dei lavori è stato proiettato in anteprima il corto“Il cielo sopra Librino”.