Cgil, Cisl, Uil e Ugl esclusi dal tavolo sulla Zona industriale di Catania

“Qualcuno alla Regione sembra ignorare che laZona industriale di Cataniaesiste e produce grazie a migliaia dilavoratorielavoratrici, ovviamente insieme con leimprese“. A dichiararlo sono le segreteria catanesi diCgil,Cisl,UileUgl, in un comunicato congiunto. “Lascia allibiti, infatti, come un comunicato stampa ufficiale abbia per titolo un virgolettato dell’assessore regionale alle Attività produttive,Edy Tamajo, in cui il rappresentante del Governo sicilianopromettesolennemente di darerisposteagli imprenditori.Ai soli imprenditori. Non a caso, le unicheparti sociali invitateieri dall’assessore all’incontro con ilsindaco, ilcommissario Irsape ilsegretario generaledell’Autorità di Bacino per la Siciliaper discutere della Zona industriale di Catania”. I segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl Catania CarmeloDe Caudo, MaurizioAttanasio, EnzaMelie GiovanniMusumecihanno aggiunto. “Ci auguriamo voglia intervenire ilpresidente Renato Schifaniper smentire l’idea chechi lavoranon merita di essere coinvolto nelle scelte che riguardano lasicurezza, laviabilitàe ildecorodella Zona industriale. Con relativa spesa di ingenti somme”. I sindacati motivano l’esclusione con una eccessiva attività di sollecito di interventi. “Spiace altresì se sono statipoco graditii nostri tanti, troppi,sollecitiper risollevare l’area dal degrado e dall’abbandono in cui versa la Zona industriale di Catania”. Interventi che per i segretari catanesi servono “per salvare il nostro territorio da impegni solenni einspiegabili rinvii“. Il ragionamento parte dalla Zona Industriale etnea, ma si allarga all’intera città. “SalvareCataniadal declino – dicono ancora Cgil, Cisl, Uil e Ugl Catania – passa anche da presente e futuro della Zona industriale, quindi non possiamo tacere. Ciò vale, a maggiore ragione, se parliamo di un agglomerato che per le suedisastrate condizionirappresenta una costante, quotidiana,minacciaper la sicurezza di lavoratrici e lavoratori, oltre che undeterrenteper nuovi e vecchi investitori”. “In attesa di riscontro” i sindacati catanesi hanno garantito di mantenere “la massima attenzione affinché le opere vengano realizzate presto e bene, affinché non venga perduto neppure un euro”. Si dono detti “ben lieti della notizia di una previsione di spesa per oltre11 milioni di euroche si aggiungono ai fondi impegnati dal Comune di Catania”. “Solo dalla stampa abbiamo appreso, non solo del vertice sulla Zona industriale, ma anche della visita dellaCommissione parlamentare di inchiesta sulla sicurezza delle periferiee dellarecente riunione sulla Mobilità sostenibile voluta dalla Commissione consiliare Urbanisticaalla presenza di alcuni esperti. Ribadiamo alle istituzioni politiche la nostradisponibilità al confronto di proposte, idee e piani di sviluppo perché questo è interesse dei catanesi. Qualcuno, però, non crede al confronto. Chi ascolta soltanto le proprie ragioni, sbaglia sempre. Libero di farlo, però!”.