Chiusura della Circumetnea, Mec: si butterebbero 500 milioni di euro l’anno

“Sono decenni che tutte le analisi spiegano che iltrasporto pubblico su rotaiaè il più conveniente, il più rapido, il più compatibile con l’aumento dei flussi e la riduzione del traffico veicolare. Lachiusura dellaCircumetneaè l’ennesimo passo verso l’esatto contrario delle analisi e degli studi sul trasporto, nel mondo”. Alle critiche per la chiusura della Circumetnea, si aggiunge quella delMovimento Mec,guidato daClaudio Melchiorre.“L’esigenza della cittadinanza della città metropolitana è di ridurre sempre più il ricorso ai mezzi privati”, spiega il presidente del Mec. “Bisogna anche considerare che icollegamenti intercomunali garantiti da Aste altre società sono quanto meno ‘erratici’ e poco affidabili. Ilpotenziamento del servizio ferroviarioera quindi la scelta migliore da fare”. Secondo il Mec, ilpotenziamento della Circumavrebbe ridotto almeno della metà l’intenso traffico veicolare della Misterbianco – Paternò – Bronte. “Si tratta di almeno diecimila automobili in meno al giorno in direzione di Catania che ingolfano sistematicamente tanto quellabretellache lacirconvallazionee latangenziale. Il risparmio di sistema, anche in termini economici, sarebbe di non meno di quaranta milioni l’anno, mentre l’impatto positivo, in termini di valore aggiunto raggiungibile sarebbe dieci volte tanto, ogni anno.Buttare al vento cinquecento milioni l’annoè il contrario di quel che occorre alla città metropolitana di Catania che è costretta ad affrontare anche la crisi idrica, energetica ed ambientale che l’infingardaggine di partner sia pubblici che privatihanno nei fatti già procurato”. Il Mec auspica che la Città Metropolitana istituisca quanto prima unComitato per la Programmazione Economica e lo Sviluppo.“Non possiamo andare avanti con scelte fatte immaginando solo un destino cinico e baro. Abbiamo bisogno di credere nuovamente al futuro, magari con unpizzico di razionalità“.