Tredici punti, “per portare la Sicilia fuori dal tunnel in cui è precipitata causa Covid e per la crisi dell’economia innescata dalla pandemia”. Li ha proposti Cisl ha governo regionale, Ars, Anci e imprenditori come “indicazioni programmatiche che dichiaratamente non vogliono essere un libro dei sogni”. Per il sindacato si tratta infatti di strumenti di lavoro, con 19 “azioni concrete” sui grandi temi: dalle infrastrutture all’occupazione al turismo. La salute, l’energia, l’ambiente, il welfare. Ma anche Zes, le zone economiche speciali attese ma non ancora attive, l’innovazione, la pubblica amministrazione, internet, lo smartworking, la scuola, il Recovery Fund, il Mes sanitario.
Una responsabilità da condividere
Per Sebastiano Cappuccio, segretario della Cisl dell’Isola, la Sicilia deve andare “oltre la depressione alimentata da contagi, paura, malcontento, perdita di posti di lavoro, crescita della povertà. Smarrimento della speranza”. È necessaria, scrive il sindacato, “una strategia condivisa che disegni la Sicilia di domani, perché la ripartenza non può far leva solo sul vaccino e sulle necessarie, in ogni caso, misure contro l’emergenza”. Così, a istituzioni e imprese la Cisl propone “un confronto aperto, nei prossimi giorni e nelle prossime settimane”, per un progetto complessivo di rilancio che sia il nervo di un solido “patto sociale di responsabilità”.
Cisl in crescita, con 280 mila lavoratori
La Cisl, sottolineano al sindacato, nell’ultimo anno, “a dispetto della crisi devastante che ha travolto economia e società”, è cresciuta grazie a 280 mila lavoratori che l’hanno scelta, importante e rappresentativo punto di riferimento. “Così – ragiona il segretario – ci facciamo carico della proposta, invitando istituzioni e imprese a discutere di interventi per far ripartire la produzione e l’occupazione. E assieme, per disegnare un modello di sviluppo che punti al cambiamento, alla sburocratizzazione e alla modernizzazione della regione”.