Le famiglie siciliane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 496,7 milioni di euro, che collocano la regione al nono posto per totale erogato in Italia, con un’incidenza prossima al quattro per cento. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente in regione si registra una variazione delle erogazioni pari a -8,5 per cento, per un controvalore di -46,1 milioni di euro. Se si osserva l’andamento delle erogazioni nei primi nove mesi dell’anno, e si analizzano quindi i volumi da gennaio a settembre 2022, la regione mostra una variazione negativa pari a -8,3 per cento, per un controvalore di -149,0 mln di euro. Sono dunque stati erogati in questi primi nove mesi 1.649,9 mln di euro, volumi che rappresentano il 3,89 per cento del totale nazionale. Sono i risultati dell’analisi condotta da Kìron Partner Spa, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, sull’andamento dei finanziamenti finalizzati all’acquisto dell’abitazione concessi alle famiglie residenti sul territorio regionale nel terzo trimestre 2022. L’analisi fa riferimento al report “Banche e istituzioni finanziarie”, aggiornato e pubblicato da Banca d’Italia nel mese di dicembre 2022.

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Una diminuzione trimestre dopo trimestre
Il trend regionale si discosta solo leggermente da quello nazionale, che ha fatto registrare una variazione di quasi il dieci per cento in meno tra l’ultimo trimestre del 2022 e il corrispondente periodo del 2021. Le famiglie italiane hanno ricevuto finanziamenti per l’acquisto dell’abitazione per 12.736 milioni di euro. La fotografia indica ancora un ridimensionamento nell’erogazione del credito concesso alle famiglie, che conferma la tendenza sia del secondo trimestre 2022 (quando la variazione è stata pari a -5,1 per cento) sia del primo trimestre 2022 (-5,6 per cento). I primi nove mesi del 2022 si sono chiusi con 42.402,7 milioni di euro erogati, con una variazione pari a -6,7 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
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A Catania un aumento sul trimestre
Nel terzo trimestre 2022 le province della Sicilia hanno evidenziato il seguente andamento.
La provincia di Agrigento ha erogato volumi per 21,2 milioni di euro, facendo registrare una
variazione rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno pari a -12,5 per cento. Nei primi nove mesi del 2022, invece, sono stati erogati 75,9 milioni di euro, pari a +1,6 per cento. A Caltanissetta provincia sono stati erogati volumi per 17,8 milioni di euro, corrispondenti a una variazione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente pari a +15,3 per cento. Da gennaio a settembre sono stati erogati 58,1 milioni di euro (+ sette per cento). La provincia di Catania ha erogato volumi per 149 milioni di euro, la variazione sul trimestre è pari a +2,9 per cento. I primi nove mesi dall’anno hanno evidenziato volumi per 453 milioni di euro, corrispondenti a -7,7 per cento. In provincia di Enna i volumi erogati sono stati 6,9 milioni di euro, con una variazione pari a -4,3 per cento. Quelli nei tre trimestri considerati sono stati 26,9 milioni di euro, (-1,5 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso).
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A Messina un calo del 20 per cento
In provincia di Messina sono stati erogati volumi per 57,0 milioni di euro, la variazione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente pari a -20,3 per cento. I primi nove mesi hanno visto un totale di 192,9 milioni di euro, con una variazione di -17 per cento. Palermo provincia ha erogato volumi per 141,4 milioni di euro, la variazione sul trimestre è pari a -16,7 per cento. I primi nove mesi dell’anno hanno evidenziato volumi per 499,4 milioni di euro e una variazione pari a -12,2 per cento. La provincia di Ragusa ha erogato volumi per 29,4 milioni di euro, facendo registrare una variazione sul trimestre pari a – tre per cento. I tre quarti del 2022, invece, hanno segnalato un totale di 104,2 milioni di euro, con una variazione di +4,2 per cento. A Siracusa provincia sono stati erogati volumi per 40,9 milioni di euro, la variazione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è risultata essere pari a -5,1 per cento. I tre trimestri in totale, invece, hanno visto 132,2 milioni di euro (-5,7 per cento). La provincia di Trapani ha erogato volumi per 33,1 milioni di euro, facendo registrare una variazione pari a -9,1 per cento nel trimestre. Da gennaio a settembre sono stati erogati 107,3 milioni di euro (-2,8 per cento rispetto all’anno scorso).
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L’importo medio del mutuo è di 107 mila euro
Attraverso l’elaborazione dei dati provenienti dalle agenzie di mediazione creditizia Kìron ed
Epicas, gli esperti Kìron hanno analizzato la tendenza rispetto all’importo medio di mutuo erogato. Nel terzo trimestre 2022 in Sicilia si è registrato un importo medio di mutuo pari a 107.504 euro, in aumento rispetto a quanto rilevato durante lo stesso trimestre dell’anno precedente, quando il ticket medio ammontava a 100 mila euro. Mediamente colui che sottoscrive un mutuo nella regione viene finanziato circa il 12 per cento in meno rispetto al mutuatario medio italiano. Le tensioni geopolitiche, l’aumento dei tassi d’interesse e la previsione di un rallentamento della crescita economica “condizioneranno l’andamento finanziario delle famiglie. È da valutare – commentano da Tecnocasa – l’impatto che questo tipo di congiuntura economica avrà sulle erogazioni di mutui alle famiglie”.
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Atteso nei prossimi mesi un calo delle erogazioni
“Attualmente possiamo affermare che – prosegue la società – rispetto alla situazione contingente, l’impatto sulle operazioni di acquisto immobiliare è neutro e non ha penalizzato un mercato che resta su livelli molti buoni. La Bce ha garantito la massima attenzione al controllo della spinta inflattiva; il pacchetto di stimoli all’economia, che sta interessando il nostro Paese per via del Pnrr, ha sicuramente generato interessanti opportunità per chi ha sottoscritto un mutuo. Ad oggi la domanda di credito ha fatto registrare un rallentamento del 20 per cento rispetto al pari periodo del 2021 ma, tenuto conto che in buona parte stiamo parlando della riduzione legata alla finalità surroga e sostituzione, è verosimile attendersi per i prossimi mesi un calo delle erogazioni”.