L’imprenditore Angelo Di Martino è il nuovo presidente di Confindustria Catania. Ad eleggerlo, oggi pomeriggio, l’assemblea generale dell’associazione, che ha di fatto ratificato la votazione del Consiglio generale dello scorso 12 aprile. Eletta anche la squadra dei vicepresidenti: Gaetano Vecchio (Cosedil), vicepresidente vicario, Lucio Colombo (STM), Salvo Gangi (COVEI), Miriam Pace (Plastica Alfa) ed Eliano Russo (Gruppo Enel). Nuovo tesoriere è Santi Finocchiaro (Dolfin). Restano vicepresidenti di diritto Antonio Perdichizzi (Isola), presidente del Comitato provinciale Piccola Industria e Fabrizio Fronterrè (Alfa Africa), presidente del Gruppo Giovani di Confindustria Catania.

Chi è Di Martino, commendatore dal 2009
Di Martino, imprenditore di prima generazione, è presidente della holding dell’omonimo gruppo, attivo nel settore dei trasporti, della logistica e dell’automotive, con oltre 1500 occupati tra dipendenti diretti e indotto. Nel 2009 è stato insignito dell’onorificenza di commendatore al merito della Repubblica. In seno a Confindustria ha ricoperto diversi incarichi: presidente della sezione Trasporti, presidente del Comitato provinciale piccola industria, vicepresidente vicario dell’associazione. Nell’ambito del sistema associativo nazionale è stato consigliere e vicepresidente di Anita (Associazione delle imprese industriali di trasporto merci).
Linee guida e programma
L’assemblea pubblica, seguita all’elezione, è stata l’occasione per presentare le linee guida del programma del neo eletto presidente e per approfondire i temi dello sviluppo con gli interventi del ministro per le Imprese e il made in Italy, Adolfo Urso, del commissario straordinario del comune di Catania, Piero Mattei, del presidente di Confindustria Sicilia, Alessandro Albanese, del vicepresidente di Confindustria per l’Organizzazione il marketing e lo sviluppo, Alberto Marenghi. “Insieme alle forze sociali della città – ha detto Di Martino – occorre definire un vero e proprio masterplan per il territorio che non guardi solo alle urgenze ma esprima una visione per la Catania del futuro. Dove i pilastri siano l’attrattività della zona economica speciale e la riqualificazione delle aree industriali. Non esistono politiche di sviluppo – ha avvertito il presidente – che lascino nell’abbandono il cuore produttivo della nostra economia. Serve una programmazione sistematica degli interventi anche con fondi ad hoc dal bilancio regionale”.
Il problema delle infrastrutture
Ma per dare slancio all’economia, occorrono anche infrastrutture efficienti e riequilibrio dei divari che patiscono imprese e cittadini. Perché “è inaccettabile che ricadano sulle spalle dei siciliani costi sproporzionati e insostenibili anche per i più brevi spostamenti”. Ecco perché “la realizzazione del ponte sullo Stretto è una scelta irrinunciabile e ci batteremo perché sia portata a termine”, ha aggiunto. Per Di Martino, la spesa qualitativa dei Fondi europei e il Pnrr sono un altro capitolo cruciale: “Dobbiamo individuare meccanismi che accelerino la spesa ed evitino la frammentazione in migliaia di progetti che non producono risultati”, ha spiegato. E’ emblematico il caso del Fondo europeo di sviluppo regionale della scorsa programmazione: alla fine del 2022 la Regione aveva certificato una spesa pari a 2,5 mld di euro sui 4,2 disponibili. Mancano all’appello 1,7 miliardi da spendere alla fine dell’anno che altrimenti rischiano di andare perduti.
Incentivi automatici e decontribuzione Sud
Incentivi automatici come il credito d’imposta per gli investimenti, industria 4.0 e decontribuzione Sud, per il nuovo presidente di Confindustria Catania, sono strumenti strategici per il rilancio del Mezzogiorno. La decontribuzione Sud, in particolare, che ha consentito un cospicuo abbattimento del costo del lavoro deve diventare una misura strutturale delle politiche di coesione. Ridurre i divari, quindi, deve essere la priorità anche sul fronte della formazione dei giovani: “Occorre fermare l’esodo delle nuove generazioni dalla Sicilia – ha detto ancora Di Martino -. Da imprenditori, abbiamo la responsabilità di offrire le loro giuste opportunità di crescita personale e professionale per costruire qui il loro futuro. Lavoreremo per connettere sempre più il mondo della scuola a quello delle imprese per dare vita a percorsi che siano in linea con le esigenze del mercato del lavoro”.
Un Masterplan per il territorio
“Lanciare un vero Masterplan per il territorio che non si fermi alla gestione delle emergenze, ma esprima una visione di lungo periodo per la Catania di domani, è un atto importante nel primo giorno del proprio mandato”, ha detto Alberto Marenghi, vicepresidente per l’Organizzazione, lo Sviluppo e il Marketing di Confindustria nel suo intervento all’assemblea di Confindustria Catania rivolgendosi al neo eletto presidente Angelo Di Martino. “Attraversiamo una fase complessa e ancora densa di incertezze, ma il Sud ha voglia di fare, con una cultura di impresa diffusa, con l’orgoglio e la spinta ad andare avanti. Questa provincia ha un potenziale enorme, primeggia in tanti settori, a partire dall’agricoltura, il farmaceutico, al terzo posto per specializzazione, con una crescita importante del numero addetti nell’ultimo triennio. Senza tralasciare la presenza di multinazionali, il cui impatto sui territori è significativo. Serve un modello di sviluppo che faccia perno sulla partnership pubblico-privato, sul sostegno che il mondo delle imprese può dare a tutti”.