Confindustria Siracusa, uno studio sulla decarbonizzazione del Polo Industriale

Affrontare le sfide e le opportunità legate al percorso didecarbonizzazione del Polo Industriale di Siracusaper garantire lo sviluppo, la competitività e la sostenibilità delle aziende del Polo identificando la traiettoria da seguire, i fattori abilitanti e quelli attualmente bloccanti e quindi da rivedere. È l’obiettivo dello studio avviato daConfindustria Siracusain rappresentanza delle sette grandi aziende insediate nel polo –Isab Goy Energy , Versalis-Eni, Sonatrach Raffineria Italiana, Sasol Italy, Brown To Green Siciliy, Air Liquide, Buzzi– e in collaborazione con The European House Ambrosetti. L’iniziativa è stata discussa ieri nella sede di Confindustria Siracusanell’ambito di unaprima riunione con i deputati nazionali e regionali, i sindacidella zona industriale ed i sindacati provinciali volta a favorire un dialogo costruttivo attorno alle necessità e lepriorità di sviluppo per il Polo. “L’interdipendenza e la visione comune delle aziende”, diceil Presidentedi Confindustria Siracusa,Gian Piero Reale, “ci ha convinto della necessità direalizzare uno studio che ci consenta di avviare in maniera pragmatica un percorso di decarbonizzazione integrato al polo al fine di considerare e valorizzare la forte simbiosi industriale alla base della competitività del Polo”. Due le priorità emerse nella prima fase dello studio in corso per le aziende del Polo Industriale di Siracusa: lo sviluppo di una infrastruttura comune per il trasporto e lo shipping della CO2 catturata, la cosiddettaCarbon Capture and Storage– CCS – a servizio di tutte le aziende del Polo e lo sviluppo di unafiliera dell’idrogeno rinnovabile e low carbon integrata nelle attività del Polo.” La visione unitaria di un“Zero Carbon Industrial Cluster” nel Polo Industriale di Siracusaconsente di preservare la competitività del Polo industriale, di attrarre investimenti da parte di aziende interessate a produrre in contesti decarbonizzati , sostenere la riconversione delle imprese siciliane verso nuovi settori dellagreen economye contribuire alla sostenibilità del territorio. La decarbonizzazione del Polo richiede la ridefinizione di alcuni “fattori abilitanti” nella normativa in grado di creare certezze e i tempi necessari per la riconversione industriale, ha sottolineatoAlessandro Viviani, Associate Partner di The European House – Ambrosetti. La decarbonizzazione è più costosa in Europa che in altri contesti, rischiando di mettere fuori mercato le industrie europee. È necessario mettere in campo unnuovo approccio sistemico alla decarbonizzazionecon un più diverso modello di intervento pubblico a sostegno della competitività nelle filiere globali”. Per azzerare le emissioni del Polo saranno necessari circa8-10 miliardi di eurodi investimenti per l’adeguamento degli impianti produttivi ed un quadro normativo e di ammissibilità a finanziamenti non ancora esistente e definito e che richiederà unimportante lavoro da parte del governo nazionale,di tutte le istituzioni e di tutti gli stakeholders. In tal senso hanno espresso rilevanti commenti e disponibilità al confronto e al supporto all’iniziativa di Confindustria Siracusa gli stakeholders presenti e in particolare gli onorevoliCannata, Scerra, Carta, Gilistro,il sindacoGiannie i segretari sindacaliAlosi, Carasi, Siragusa e Galioto.