Sospese le attività didattiche fino al 15 di marzo a partire da domani (5 marzo) in tutta Italia. A confermarlo, dopo una serie di annunci velati e diverse indiscrezioni d’agenzia, è stata la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, durante una conferenza stampa a palazzo Chigi. La chiusura “prudenziale” delle scuole di ogni ordine e grado e delle Università su tutto il territorio nazionale è stata valutata dal Consiglio dei ministri e da un comitato tecnico-scientifico messo in atto dall’Istituto superiore della Sanità che, su proposta del ministro della Salute Roberto Speranza, ha posto fine alle chiusure parziali e/o sostanziali delle scuole, finora attuate in maniera sporadica da alcune regioni e comuni per l’emergenza coronavirus.
“Per il governo non è stata una decisione semplice, abbiamo aspettato il parere del comitato tecnico scientifico e abbiamo deciso di sospendere le attività didattiche da domani al 15 marzo”, ha detto Azzolina. “Noi della trasparenza abbiamo fatto sempre la nostra regola d’azione, verità e trasparenza”. Lo dice il premier Giuseppe Conte, spiegando che, sulla chiusura delle scuole, questa mattina “era stato chiesto al comitato tecnico-scientifico un ulteriore approfondimento”. Per questo “la notizia che è fuoriuscita è stata totalmente improvvida”. “La misura serve per un contenimento del virus, in vista di un ingolfamento dell’attività ospedaliera, se la crisi esponenziale dovesse proseguire”, ha chiarito ancora Conte. Le preoccupazione riguardano di fatto il sistema sanitario che nelle ultime ore ha registrato alcune difficoltà a ricevere pazienti in terapia intensiva.