Così ci fregano davvero, La nuova trappola della spesa esplode nei supermercati | L’allarme dell’esperta che nessuno deve ignorare

Così ci fregano davvero, La nuova trappola della spesa esplode nei supermercati | L’allarme dell’esperta che nessuno deve ignorare

Spesa-e-truffa-Depositphotos-foto focusicilia.it

Un dettaglio minuscolo, quasi invisibile, che cambia il costo del carrello senza che ce ne accorgiamo: ecco cosa sta succedendo davvero

Negli ultimi mesi milioni di consumatori hanno iniziato a sospettare che qualcosa non tornasse quando riempivano il carrello. Prezzi apparentemente identici, confezioni dal look familiare, ma una sensazione persistente: la spesa dura di meno, i prodotti finiscono prima, il portafoglio si alleggerisce più rapidamente. È in questo spazio di incertezza che si infiltra la shrinkflation, la tecnica silenziosa con cui molte aziende riducono la quantità di prodotto mantenendo invariato il prezzo. Un marchingegno invisibile che sta trasformando le nostre abitudini quotidiane senza un vero avviso, e che ora viene messo nero su bianco dagli esperti di tutela dei consumatori.

Il meccanismo è subdolo: il pacco di pasta resta a un euro, proprio come un tempo, ma il suo contenuto è sceso da 500 grammi a 375 grammi. Un cambiamento quasi impercettibile per chi guarda velocemente gli scaffali, ma sufficiente a generare un aumento reale del costo finale. È la conferma di ciò che molti sospettavano e che ora viene descritto con precisione dall’avvocata Emanuela Bertucci di Aduc. Quella che un tempo era una pratica isolata è diventata una strategia diffusa, toccando settori alimentari e non alimentari: merendine più piccole, pacchi di fazzoletti con nove pezzi invece di dieci, porzioni ridotte nei beni di largo consumo. Risultato? In molti casi i consumatori finiscono per pagare fino al 10% in più senza rendersene conto.

Come difendersi davvero: il dettaglio che rivela il prezzo nascosto

Nel caos degli scaffali, leggere solo il prezzo esposto non basta più. L’esperta lo dice chiaramente: l’unico modo per capire il valore effettivo di ciò che si sta comprando è controllare il prezzo al chilo o al litro. È lì che si rivela la verità, ed è lì che si nascondono gli aumenti mascherati. Una piccola accortezza che permette di evitare spiacevoli sorprese alla cassa e di proteggere il proprio budget settimanale.

Bertucci sottolinea come la shrinkflation stia alterando non solo la percezione dei prezzi, ma l’intero modo in cui le famiglie pianificano la spesa. Il rischio è che questa pratica si normalizzi, rendendo più difficile individuare i rincari reali e portando i consumatori a una continua rincorsa economica. La difesa, dunque, parte dall’attenzione: saper leggere ciò che non è immediatamente visibile, riconoscere gli espedienti usati dalle aziende e non fermarsi mai alla superficie.

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Una crisi che pesa sul carrello: tra rincari, energia e nuove incertezze

Guardando al futuro, l’esperta non nasconde l’incertezza. Prevedere l’andamento dei prezzi diventa sempre più complesso, complice un contesto economico fragile e un costo dell’energia che continua a salire. A questo, avverte, potrebbe sommarsi una componente di speculazione, come spesso accade nei periodi di instabilità. Finora gli interventi governativi hanno attutito parte dei rincari, ma non possono essere sostenuti all’infinito. E così la spesa rischia di diventare un terreno sempre più accidentato per le famiglie italiane.

Bertucci offre una riflessione che va oltre il singolo fenomeno: la crisi attuale ricorda, per portata, quella scatenata dalla pandemia. Non è la crisi del 2008, né quella degli anni ’70: il mondo è cambiato, e con esso gli strumenti per affrontare le oscillazioni economiche. Le soluzioni del passato non basteranno. Servono nuove strategie, nuovi modelli di tutela, un approccio capace di leggere uno scenario che si evolve rapidamente e che obbliga i consumatori a un’attenzione che mai come oggi è diventata indispensabile.