Crisi del polo industriale di Siracusa: da Confindustria appello alla mobilitazione

Crisi del polo industriale di Siracusa: da Confindustria appello alla mobilitazione

“Mi sembra di rivivere il periodo del progetto del rigassificatore  di Ionio Gas che sappiamo tutti come è finito per le fandonie di pochi, nel silenzio del territorio” dice Bivona. “All’epoca era in ballo un investimento che avrebbe dato ulteriore impulso alla nostro polo industriale e che, alla luce dei fatti, oggi sarebbe stato più che mai necessario. Ma oggi è in discussione la vita dell’intero polo industriale e non dobbiamo fare l’errore di lasciare sole le aziende. Come dice il segretario della CGIL Roberto Alosi, di cui ho apprezzato e condivido l’appello per un’azione comune unitaria, non staremo a guardare. E’ necessaria una mobilitazione generale sin quando non verranno date certezze sul futuro della nostra economia”. “A questo punto siamo tutti consapevoli – continua Bivona – la politica, la società civile, le imprese, le associazioni di categoria, il mondo del lavoro e le istituzioni, degli effetti che taluni provvedimenti governativi, conseguenti al conflitto russo-ucraino, arrecheranno al polo energetico tra i più importanti del Paese: vanno prese subito in considerazione misure straordinarie e risolutive da parte del Governo nazionale, in sintonia con le imprese, per evitare una crisi sociale irreversibile, senza paragoni”.  Secondo Bivona è inoltre cruciale “l’unità dell’Europa nel fronteggiare gli impatti della guerra e delle sanzioni. Come ho già avuto modo di dire in altre sedi, le imprese sono al fianco del Governo e dell’Europa, ma occorre approntare gli strumenti adeguati per far sì che non venga distrutto tutto o in parte il nostro tessuto produttivo. Va necessariamente rimodulato – conclude il Presidente di Confindustria Siracusa – un Pnrr che non ha preso in considerazione le imprese energivore o vanno trovati fondiad hoc: le nostre aziende dovranno farsi carico, con adeguati accompagnamenti,  di trasformazioni epocali per mantenersi in piedi”.