Da meraviglia mondiale a rovina dimenticata: il dramma che sta vivendo la SICILIA intera | Regione in ginocchio

Tempio della Sicilia - Focusicilia.it

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In Sicilia c’è un posto dove è possibile ammirare i resti di un’antica civiltà che ha reso celebre il nostro Paese. Andiamo a scoprire tutti i dettagli.

La Sicilia è uno dei posti più belli visitati dai turisti provenienti da ogni angolo del mondo. In questo caso non si può non menzionare una città collinare sulla sua costa sud occidentale. Stiamo parlando di Agrigento, nota per le rovine di un’antica città. Infatti custodisce generosamente un sito archeologico con dei templi.

In questo caso si tratta di un tempio greco dell’antica città di Akragas ed è collocato nel Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento. Gli appassionati della Storia sanno bene che fu costruito tra il 480 e il 479 a.C. in seguito alla vittoria schiacciante che gli agrigentini ebbero sui Cartaginesi a Himera.

Fu descritto nel migliore dei modi da Diodoro Siculo. Anche il poeta Johann Wolfgang von Goethe lo menzionò nella sua opera Il viaggio in Italia. Purtroppo è una parte rilevante è andata perduta a causa di un terremoto che si verificò nel 1401.

Secondo una ricostruzione accurata, pare che non fosse circondato da colonne libere, ma da semicolonne, 7 nei lati brevi e 14 in quelli lunghi. La piattaforma era rettangolare e si poteva raggiungere con ben 5 gradoni. In passato il tempio era caratterizzato da statue di figure maschili che superavano i 7 m di lunghezza.

Il tempio di Agrigento, una maestosa testimonianza del passato

Gli studiosi sono concordi nel dire che è stato il tempio più grande mai realizzato in Occidente in quell’epoca e misurava 112,70 m per 56,30 m. Adesso non è altro che un cumulo di rovine e nel corso del tempo sono state portate alla luce dei resti che raccontano molto del suo maestoso passato. 

Altri esperti aggiungono che il tetto del tempio non fu completato perché gli abitanti della città furono costretti a scappare per via delle continue invasioni. Alla fine la città fu consegnata nelle mani dei Punici che in quel periodo erano comandati da Annibale Magone.

Tempio di Giove - Focusicilia.it
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Il monumento in stile dorico degno di rispetto

Il tempio in questione è quello di Zeus (o Giove). In seguito al terremoto diventò una sorta di cava di pietra e le sue colonne vennero usate per realizzare l’antico mollo d’attracco di Porto Empedocle. Attualmente è noto per essere il secondo monumento più importante della Valle dei Templi.

Per i più curiosi è giusto riferire che alcuni reperti ritrovati al suo interno sono conservati in una stanza specifica del Museo Archeologico regionale Pietro Griffo. Da ciò si può dedurre che non puoi non recarti in Agrigento almeno una volta nella tua vita.