Limitare l’espansione degli animali selvatici, dai daini ai cinghiali, e assicurare ai sindaci i poteri necessari per intervenire tempestivamente in caso di pericolo per l’incolumità pubblica. L’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Toto Cordaro, ha presieduto lunedì scorso la riunione del Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale (Crppn) in cui è stato approvato, su proposta dell’ente Parco delle Madonie, il Piano di gestione e monitoraggio del daino. Il piano, approvato all’unanimità, ha una durata annuale ed è stato finanziato con un importo di 200 mila euro.
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Cordaro: no a eradicazione
A sei mesi dall’avvio sarà fatto un primo bilancio per verificare l’andamento delle catture e gli effetti positivi sull’ambiente. Non si tratta di “eradicazione”, cioè di eliminazione radicale, in quanto il daino è una specie autoctona o para autoctona e il controllo sarà eseguito attraverso l’utilizzo di chiusini e di recinti già esistenti. “Confermiamo”, afferma l’assessore Cordaro, “la volontà del governo Musumeci di stare vicino ai sindaci e alle comunità della Sicilia tutta per affrontare e risolvere temi di grande impatto sociale ed economico come quello legato all’escalation della fauna problematica, attraverso azioni concrete e, auspicabilmente, risolutive”.
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Tutelare l’incolumità pubblica
A tutti i sindaci siciliani, inoltre, è stato trasmesso dall’assessorato uno schema dettagliato di ordinanza sindacale contingibile e urgente per l’abbattimento di suidi e animali selvatici problematici, che consentirà adesso ai sindaci di intervenire in caso di estrema urgenza e pericolo per l’incolumità e la sicurezza pubblica. L’assessore Cordaro, infine, sarà a Petralia Sottana lunedì prossimo, alle 10.30, e incontrerà i sindaci del Parco delle Madonie e dei paesi limitrofi per concordare insieme le ulteriori misure da adottare per la soluzione del tema “fauna problematica”.