Decoro urbano, fondi non sfruttati. Sunia: “20 milioni per i capoluoghi”
Il Comune di Catania può aspirare ad un finanziamento di 20 milioni di euro per interventi mirati a ridurre i fenomeni di marginalizzazione di degrado sociale e a migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. Lo segnala il Sunia di Catania che si dichiara disponibile ad incontrare le amministrazioni comunali, non solo quella del capoluogo etneo, in merito al contrasto del degrado nei quartieri di edilizia residenziale pubblica. Un sostegno che per il sindacato degli inquilini potrebbe rivelarsi decisivo per la redazione dei progetti. Le richieste possono essere presentate entro il 4 giugno. “Pensiamo che siano fondi da non sprecare e che vadano utilizzati per progetti rivolti a migliorare le condizioni della città e di chi vi abita”, dice la segretaria del Sunia, Giusi Milazzo. “Per questo – aggiunge – dichiariamo la nostra disponibilità. Sappiamo inoltre che l’8 Aprile scorso dal Ministero delle infrastrutture è stata inviata una nota a tutte le Prefetture per vigilare affinché i Comuni trasmettano le richieste nei modi e nei tempi previsti”. Leggi anche –Emergenza casa, Sunia: “17 milioni bloccati in Sicilia” I Comuni potranno inoltrare richiesta in base alla popolazione residente. Cinque i milioni di euro per i comuni con popolazione da 15 mila a 49.999 abitanti. Dieci milioni per i comuni con popolazione da 50 mila a 100 mila abitanti. Venti milioni di euro per i comuni con popolazione superiore o uguale a 100 mila e un abitante e per i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana. I finanziamenti sono stati previsti dall’articolo 1, commi 42 e 43, della legge 27 dicembre 2019, numero 160 e dal Dpcm 21 gennaio 2021, pubblicato nella Gazzetta ufficiale 56 del 6 marzo 2021. Le opere per cui si richiede il contributo devono riferirsi a interventi inseriti nella programmazione annuale o triennale degli enti locali e che rientrano nello strumento urbanistico comunale comunque denominato approvato e vigente nell’ambito territoriale del comune. Il contributo può essere richiesto solo per la manutenzione, per il riuso e la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico; per il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive; per la mobilità sostenibile.