“Dedicata a te”, aiuto alle famiglie con limiti: autobus o benzina; niente farmaci

Sì all’acquisto dibeni di prima necessità,ma soltantoalimentari,escludendofarmaci e prodotti per l’infanzia.E sì alle spese per la mobilità, ma scegliendo tra il carburante e l’abbonamento ai mezzi pubblici. Sono le limitazioni a cui dovranno sottostare i beneficiari dellacarta “Dedicata a te”,varata dalgoverno Meloni nel 2023e rifinanziata anche quest’anno, a partire dal mese di settembre. A metterle nero su bianco è l’Inps, nella circolare che fornisce idettagli sulla misura.La misura, ricorda l’Istituto nazionale di previdenza sociale, è destinato “ai soggetti in possesso di unindicatore della situazione economica equivalente (Isee)non superiore a 15 mila euro”. La priorità è data ai nuclei di almeno tre persone con almeno un membro nato tra il 31 dicembre 2006 e il 31 dicembre 2010, cioè tra i 18 e i 14 anni.Ragazzi in età scolastica,che proprio in questi giorni torneranno a sui banchi. Con una certezza: se i fondi della carta verranno usati per unabbonamentonon potranno essere sfruttati peracquistare carburante,e viceversa. Leggi anche –Assegno di inclusione, come verificare se la domanda è andata a buon fine Per il 2024 la misura è statafinanziata con 600 milioni di euro. Gestiti dalministero dell’Agricoltura,della sovranità alimentare e delle foreste, e destinati a una complessiva di 1,3 milioni di famiglie. Il beneficio per ogni nucleo è di 500 euro, ed è erogato “attraversocarte elettroniche di pagamento,prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane S.p.A. per il tramite dellasocietà controllataPostepay“. A differenza di altre misure, la carta “Dedicata a te” non deve essere richiesta, ma è stata la stessa Inps a pubblicare glielenchi degli aventi dirittoa fine luglio di quest’anno. Questi ultimi riceveranno il contributo “a partire dal mese di settembre”, ma dovranno rispettare precise tempistiche. “Ilprimo pagamentodeve essereeffettuato entro il 16 dicembre 2024,pena la decadenza dal beneficio. Le somme, inoltre, devono essere interamenteutilizzate entro e non oltre il 28 febbraio 2025“. Non in tutti gli esercizi, ma in quelli “individuati con apposita convenzione sottoscritta dalla Direzione generale delMinistero dell’Agricoltura“. Leggi anche –Al via l’Assegno di Inclusione (ADI). Sostituisce il Reddito di Cittadinanza Altracaratteristica della carta,si legge nella circolare Inps, è la non cumulabilità con altri sussidi. “Il contributo non spetta ainuclei familiariche includano percettori diassegno di inclusione,Reddito di cittadinanza, Carta acquisti o di qualsiasi altramisura di inclusione sociale o sostegno alla povertàche preveda l’erogazione di un sussidio economico di livello nazionale, regionale o locale”. Non finisce qui. L’Istituto nazionale di statistica precisa che il beneficio non spetta “ai nuclei familiari nei quali almeno un componente risulti percettore diNuova assicurazione sociale per l’Impiego(Naspi), Indennità mensile didisoccupazione per i collaboratori(Dis-Coll), Indennità di mobilità, Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, Cassa integrazione guadagni (Cig) o qualsivoglia differenteforma di integrazione salarialeo di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato”. Nel caso in cui l’incompatibilità venga accertata dopo l’erogazione,la carta può essere toltaa una famiglia e assegnata aun altro nucleo che ne abbia diritto. Leggi anche –Inps, “Assegno di inclusione sarà più alto del Reddito di cittadinanza” I beneficiari, insomma, dovranno stare a tenti a rispettare più di un “paletto” perfruire dei 500 euro.Per il ministro dell’AgricolturaFrancesco Lollobrigidasi tratta “una misura concreta che sostiene lacrescita del Sistema Italiaper garantire a tutti prodotti sani, sostenibili e di qualità”. Da qui “l’aumento di beneficiari e le risorse”, per venire incontro “allefamiglie che vivono un momento di difficoltà. E, allo stesso tempo, stimolare stimolo alle filiere produttive italiane”. Diparere diametralmente oppostola Cgil, che parla attraverso la segretaria confederale Daniela Barbaresi. “Si fa passare comefondamentale aiuto alle famiglie in difficoltàla social card, con pochi euro per beni alimentari di prima necessità. E si parla trionfalmente di unamisura parziale e discriminantecome l’assegno di inclusione”. Quanto all’aumento, per il sindacato è risibile e insufficiente ad aiutare “famiglie incondizioni di povertà e disagioche fino a un anno fa potevano contare su una risposta universale come ilreddito di cittadinanza“. Cancellato proprio dal governo Meloni.