Differenziata, eppur si muove: record di eventi contro i rifiuti

Beati i Paesi (e le regioni) che non hanno bisogno di eventi per promuovere laraccolta differenziata. Vuol dire che, da quelle parti, funziona. Invece in Sicilia di promozione ce n’è bisogno. E tanto. In attesa che si risollevi dal fondo della classifica sulla differenziata, un segnale c’è: è la regione italiana che ha organizzato più eventi nel per la Settimana europea per la riduzione dei rifiuti: sono 672, tra il 16 e il 24 novembre. Un numero quasi raddoppiato rispetto all’edizione 2018. Nella classifica, la Sicilia è seguita da Piemonte (651) e Lombardia (536). Tema dell’edizione 2019 è “Educare alla Riduzione dei Rifiuti”. Tra le città, a Catania sono state promosse ben 161 azioni. Seguono Palermo con 74 e Messina con 48. Oggi, lunedì 18 novembre, sarà avviata la raccolta differenziata a Palazzo della Regione. L’aeroporto di Catania ha battezzerà una campagna per ridurre a zero il consumo di plastica monouso negli uffici. Si tratta di una prima fase di un’iniziativa più ampia, avviata in collaborazione con alcune associazioni ambientaliste, che coinvolgerà circa un migliaio di persone e tutti gli uffici di Sac e di Sac Service. Il dipartimento dell’Acqua e dei rifiuti della Regione Siciliana ha attivato nove referenti provinciali allo scopo di diffondere la cultura della riduzione dei rifiuti e promuovere l’organizzazione di azioni sul territorio. Per una volta la Sicilia è in vetta in un classifica nazionale. E lo è in un Paese che fa meglio degli altri: nessun altro ha organizzato 5795 appuntamenti, quasi la metà di quelli registrati in tutta l’Ue. Analizzando i dati, nella settimana europea per la riduzione dei rifiuti 2019, il numero dei “proponenti” a livello nazionale è aumentato del 51 per cento rispetto all’anno scorso. Per un terzo si tratta di scuole, ma ci sono anche pubbliche amministrazioni, associazioni, cittadini. E, in un caso su quattro, imprese. Le aziende, però, hanno dato impulso a più di otto eventi su dieci: merito soprattutto di alcuni grandi gruppi che si sono impegnati in più di un’azione. Leggi anche–I Nuovi Mille, dai rifiuti al biogas fatto in casa Si dirà: sono in gran parte “solo”
eventi di sensibilizzazione. Ed vero che tanta urgenza nel
coinvolgere cittadini, istituzioni, associazioni, scuole e imprese
vuol dire che c’è ancora parecchio da fare. Ma è già qualcosa.
Commentando i dati, raccolti da Envi.info, la testata
dell’Associazione internazionale per la comunicazione ambientale,
il presidente della Regione Nello Musumeci si è detto “orgoglioso”
e convinto che questi risultati “certifichino il grande e assiduo
sforzo che, anche a livello di comunicazione e di sensibilizzazione
sul fronte dello smaltimento dei rifiuti, il governo sta portando
avanti. Basti pensare che quest’anno sono stati promossi su questo
tema, in tutto il nostro territorio, 315 eventi in più rispetto al
2018, quando erano risultati 357”. Promuovere serve perché la Sicilia ha tanto da recuperare. Secondo i dati del primo quadrimestre 2019 pubblicati dal dipartimento Acqua e rifiuti della Regione Siciliana, la raccolta differenziata ha superato il 39 per cento, con un aumento anno su anno del 17 per cento. Un Comune su tre ha già superato gli obiettivi europei, che indicano la soglia del 65 per cento. La zavorra sono le città maggiori: Messina è al 23 per cento, Palermo al 19 e Catania è inchiodata al 12. Senza i residenti nelle tre città metropolitane, la media sarebbe vicina al 50 per cento, cioè in linea con il resto del Sud.