Disagi incendio aeroporto di Catania, Confindustria: “Non più tollerabili”

Aquasi 20 giornidall’incendio che ha colpito l’aeroporto Fontanarossa,nessuna certezzasui tempi dell’effettivo ripristino della completa operatività dello scalo, grande caos nella gestione dell’emergenza, nessuna prospettiva a breve di ritorno alla normalità. “Uncalvario senza fine per i passeggeri. Perdite ancora incalcolabili per le imprese. Un grave danno d’immagine per la città, proprio nell’anno in cui il sistema turistico si preparava a registrare il ‘tutto esaurito’”. Lo scriveConfindustria Catania, in una nota nella quale afferma come sia “inaccettabile constatare che nel momento in cui occorrerebbe una reale presa di coscienza rispetto all’inadeguatezza di un sistema che non è riuscito ad affrontare con efficacia l’emergenza scaturita dall’incidente, si continuino, invece, a diffondere da parte dei vertici dellaSac dichiarazioni che stridono con la realtà dei fatti. Se è vero, com’è vero, che  ancora adesso, la situazione di caos venutasi a creare può essere toccata con mano da migliaia di passeggeri lasciati allo sbando”. Confindustria interviene anche suldanno diretto e materiale patito dalle imprese turistiche, che “è quello più evidente, conmigliaia di prenotazioni cancellateo riprogrammate, sempre in balia di informazioni  carenti sulle attività dello scalo. Ma la filiera del danno che si è abbattuto sull’intero sistema produttivo e su cittadini e imprese è ben più articolata”. Pesa, secondo gli industriali etnei, anche “il tentativo di dipingere l’accaduto come unafatalitàverso la quale non si potesse reagire con migliore tempismo; verso la quale il management della società e tutti gli attori coinvolti,responsabilidella gestione di uno tra iprincipali aeroporti d’Italia, non potessero schierare le migliori competenze di cui dispongono, sia interne che esterne”. La richiesta è quindi quella dirisalire velocemente alle responsabilità“per trarne le dovute conseguenze, e aumentare le capacità di fronteggiare  anche le emergenze minori che si possono verificare in una struttura altamente sensibile, sarebbe il primo passo per ristabilire un clima di chiarezza. Servirebbe a stemperare la pesante sfiduciaingenerata tra cittadini e imprese, che pagano lo scotto di una gestione certamente manchevole e non più sostenibile. Occorre un intervento politico istituzionale risolutivo e deciso,  per garantire al più presto un ritorno alla “piena operatività” e un immediato innalzamento dei livelli di qualità e sicurezza, imprescindibili obiettivi di un aeroporto che rappresenta laprincipale porta di accesso del Mediterraneo“, conclude Confindustria Catania.