Divieto di lavoro nelle ore più calde, Cgil Sicilia: punto di inizio, pensare al 2025

L’ordinanza regionale che prevede ildivieto di il lavoro nelle ore più calde“è unimprescindibile punto di partenzasul quale costruire subito un castello di diritti, per arrivare l’anno prossimo attrezzati a poteregarantire efficacemente la salute e la sicurezzadei lavoratori”. Lo sostiene laFillea Cgil Sicilia,con il segretario regionale responsabile per la salute e la sicurezzaSalvo Carnevale,che, in una nota elenca una serie di richieste al governo regionale e agli organi preposti. Proprio la Fillea ha condotto quest’anno unacampagna capillaresu tutto il territorio siciliano peralzare il livello dell’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblicasul problema. “Ne sono scaturiti risultati significativi”, dice Carnevale, “a partire dall’ordinanza regionale, la prima nella storia della Sicilia.Sono state tante le telefonate di lavoratori che hanno consentito al sindacato di intervenire tempestivamente e tante le testimonianze, a conferma del problema, dimalori nelle ore più calde di lavoratoriai quali è stato negata la possibilità di recarsi al Pronto soccorso sotto il ricatto di perdere il lavoro”. Per la Fillea dunque“occorre fare di più”.“Occorre ad esempio aumentare lestazioni di misurazione Sias per la rilevazione della temperatura.Al momento sono solamente 102 (alcune non funzionanti), ne servono almeno”, sostiene la Fille, “una per comune, cioè 391”. Il sindacato chiede anche la realizzazione di un’app alert da mettere a disposizioni di aziende, sindacati e organi di controllo, collegata al sito worklimate.ite a quello dello protezione civile, per rilevare dove le ordinanze sono attive e i luoghi dove le temperature superano i limiti di legge. Bisogna inoltre”, sottolinea Carnevale, “creare unasinergia delle forze dell’ordine e delle polizie municipaliper garantire il pronto intervento”. Infine il sindacato chiede un monitoraggio settimanale congiunto di Inps locali e Casse edili per verificare l’andamento della situazione.Annunciati report provinciali sull’estate che va a chiudersi e sulle richieste di cassa integrazione‘a supporto’”, conclude Carnevale, “di una una battaglia che proseguiremo.