Dolce contro i giovani siciliani che non tacciono. “Restare invece di emigrare”
“I ragazzi stanno sempre sui social e da me vorrebbero solo soldi”. Sì,Domenico Dolceusa espressioni daboomere complice il caldo di ferragosto si è reso protagonista di una non richiestainvettiva paternalistica contro i giovani siciliani. Lo stilista che in coppia conGabbanaha conquistato le passerelle di tutto il mondo, ha infuocato le polemiche di ferragosto attaccando proprio i giovani siciliani,dandogli la colpa di passare tutto il tempo davanti allo smartphone anziché cercarsi un lavoro. In Sicilia per festeggiare il suo 65esimo compleanno e sfruttando l’occasione dell’inaugurazione di una mostra fotografica nella suaPolizzi Generosasulle Madonie, Dolce ha parlato di“immobilismo”,affermando che “il problema è di noi siciliani”, un mix di“ignoranza e inciviltà”e “lamancanza di voglia di lavorare. Tutti si aspettano che io arrivi con una borsa piena di soldi” da distribuire alle persone. Insomma, niente di nuovo sotto il sole. Stile e origini molto diverse, eppure, c’è un filo rosso che unisce Flavio Briatore a Domenico Dolce:entrambi danno la colpa ai giovani se il mercato del lavoro non funzionae se l’Italia arranca l’unica risposta è quella di dar addosso a chi prende ilreddito di cittadinanza, oltretutto ormai sospeso esostituito. Ci risiamo. E cosa dovrebbero dire i tanti siciliani che hanno scelto di restare sull’isola e gli studenti che affrontano ilcaro-prezziper glialloggi, andando a studiare dafuorisedenelle università di tutto lo stivale? Anche loro sono fannulloni e buoni a nulla? Del resto, Dolce & Gabbana non sono nuovi a sparate simili via social. Forse non tutti ricordano che nel 2018 lanciarono uno spot inCina, irridendoli con una ragazza che si intestardiva ad usare le bacchette davanti ad una pizza:uno scontro di stereotipiche valse accuse di razzismo per Stefano Gabbana, sfilate cancellate e una campagna diboicottaggio, poi rientrata dopo le necessarie scuse. Certo, Agosto è notorio per le sue polemiche sterili e dopo l’ormai ex coppia torinese che litiga sulle pagine dei quotidiani e il braccio di ferro fra Aurelio De Laurentiis e la Nazionale, anche la dichiarazione a braccio di Dolce non è passata inosservata. Lo stilista è statoripreso e sfidato dal movimentoNunsipartiche su Instagram parla di radici, diriappropriazione della terra e del futuro, di lotta per ristabilire la libertà di restare,proponendo alternative alla fuga dall’isola e alle tristemente celebri valigie di cartone del tempo che fu. Gli “sfaticati” non hanno gradito ehanno replicato all’invettiva “dello stilista milionario”, “alla storia dell’eroe solitario” che incassa una risposta piccata e al contempo, vieneinvitato a investire nella sua città natale, a supportare la comunità localeanziché spronare ad emigrare, impoverendo ulteriormente un territorio già piagato dallafuga dei giovani. Per carità, ben venga la voglia di spronare i siciliani prendendo di mira l’immobilismo gattopardesco che alberga nelle anime di molti – dai politici sino alle nuove generazioni, perché non basta essere forte con i deboli – madenigrare e insultare i giovani conterranei non può essere l’unica soluzione: qui non si tratta di fare elemosina ma di restituire qualcosa alla propria terra natia, investendo e costruendo insieme. Se non ora quando, Domenico Dolce?