È crollato, il padre di Sempio ha confessato | Dopo anni hanno trovato le prove: non poteva fare altro

Sempio - fonte_Ansa - Focusicilia.it

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Dopo anni il padre di Sempio ha confessato, di fronte alle prove non sarebbe riuscito proprio a fare in maniera diversa. 

Dopo mesi di indagini e intercettazioni riesumate, Giuseppe Sempio, padre di Andrea, ha parlato, senza celarsi più dietro al silenzio. La sua confessione chiarisce un gran numero di misteri, delle conversazioni su cui era indispensabile fare luce per riuscire ad avere un quadro completo.

Al centro dell’attenzione, dopo la riapertura del fascicolo da parte della procura di Brescia, una storia che ha portato alla riapertura del fascicolo che coinvolge anche l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, oggi indagato per presunta corruzione in atti giudiziari. E al centro, ancora una volta, c’è la famiglia Sempio.

Insomma, come spesso succede finiscono per venire a galla particolari che in un primo momento erano passati completamente inosservati o meglio, erano in qualche misura stati  insabbiati per evitare problematiche.

Insomma, ecco adesso cosa è venuto alla luce, proprio ora che il padre di Sempio ha deciso di parlare.

Le intercettazioni e le nuove indagini

Gli inquirenti hanno riesaminato dopo anni le intercettazioni legate all’indagine su Andrea Sempio, un nome che comparve in passato nelle indagini su uno dei casi più discussi d’Italia. A distanza di molto tempo, alcuni dialoghi hanno finito per assumere delle sfumature completamente differenti, spingendo la procura bresciana a chiedersi per quale motivo certe frasi in passato non erano stata integralmente trascritte.

Ci sarebbero dei file audio all’interno dei quali Giuseppe Sempio parla di difficoltà economiche e di soldi destinati a “far girare” alcune pratiche. Con la moglie Daniela Ferrari l’uomo spiega di aver chiesto un aiuto economico per riuscire a pagare gli avvocati in difesa del figlio. Si parla di assegni, di spese, di parcelle da saldare, che in un primo momento avevano fatto pensare a delle mazzette, ma a conti fatti sembra che tutto sia diverso. In particolare l’attenzione si è posata sulla dicitura “Venditti gip archivia per 20-30 euro“, trovata tra le carte della famiglia. L’accusa credeva che fosse un illecito, chiarito poi che si trattava di spese di cancelleria, come asserito dall’avvocata Angela Taccia, legale della famiglia Sempio e come confermato anche da Daniela Ferrari.

Genitori Sempio - fonte_Web - focusicilia.it
Genitori Sempio – fonte_Web – focusicilia.it

Il padre ha confessato

Quindi dopo anni di silenzio, Giuseppe Sempio ha ammesso tutto davanti alle telecamere di Quarto Grado: “Sì, sì, era un pizzino che ho scritto io. I 20-30 euro non hanno un significato preciso. Forse erano soldi per le marche da bollo, o per gli avvocati”. Parole semplici ma che risultano essere decisive per fare chiarezza su questa vicenda alquanto insidiosa.

Le ultime perquisizioni della Guardia di Finanza e dei Carabinieri nella casa della famiglia a Garlasco hanno confermato che le cifre in gioco erano tracciate: bonifici, fatture regolari, consulenze tecniche e spese processuali documentate, fino ad arrivare al pagamento dei 6.344 euro all’ex comandante del RIS Luciano Garofano è risultato accompagnato da fattura per una consulenza genetica firmata nel 2017.