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Emergenza Etna, l’appello dei sindaci: “Da soli non ce la facciamo”

Riuniti a Zafferana, i primi cittadini dei paesi etnei hanno chiesto l'intervento della Protezione civile e della Regione per affrontare il problema della cenere vulcanica

Si sono riuniti nel municipio di Zafferana sedici sindaci di comuni etnei per fare sentire la propria voce sull’emergenza costituita dalla cenere e dai lapilli dell’Etna, con richieste soprattutto alla Regione e alla Protezione civile. Dal sedici febbraio scorso infatti il vulcano ha prodotto ben dieci parossismi con altissime fontane di lava e colonne alte anche oltre dieci chilometri, che hanno provocato ricaduta di materiale vulcanico su tutti i versanti. I paesi più colpiti sono quelli del fianco orientale, che hanno subito gravi danni per la pioggia nera vulcanica soprattutto in seguito alle eruzioni del 28 febbraio e del 7 marzo scorso.

Danni milionari da nord a sud

Danni che i sindaci quantificano in molti milioni di euro solo per quanto riguarda gli enti pubblici che hanno la responsabilità di pulire strade, piazze, edifici pubblici e poi smaltire il materiale in conformità a quanto prevede la legge. Nei giorni scorsi si sono mobilitati per primi i sindaci di Milo Alfio Cosentino, di Zafferana Etnea Salvatore Russo e di Santa Venerina Salvo Greco, che poi hanno esteso l’invito agli altri sindaci maggiormente colpiti dalla ricadute di cenere, dal versante nord a quello sud. All’appello hanno risposto altri tredici comuni, presenti oggi alla conferenza stampa con i sindaci o delegati. Si tratta dei comuni di Castiglione di Sicilia, Linguaglossa, Piedimonte, Fiumefreddo, Mascali, Giarre, Riposto, Acireale, Trecastagni, Viagrande, Pedara e Nicolosi. Una partecipazione diffusa e molto sentita, così come è molto sentita la gravità dell’emergenza.

Leggi anche – Etna, Musumeci dichiara lo stato di emergenza per la cenere vulcanica

Chiesti aiuti anche per i privati

Ha aperto la conferenza il padrone di casa Salvatore Russo, sindaco di Zafferana, che ha precisato il carattere extra schieramenti politici dell’iniziativa e ha parlato dei problemi del suo paese. Quindi è intervenuto il sindaco di Santa Venerina Salvo Greco, il quale ha illustrato i costi di raccolta e smaltimento della cenere vulcanica, criticando con forza la legge che classifica il materiale vulcanico come rifiuto. Greco ha inoltre chiesto che ai comuni vengano riconosciute e indennizzate le spese già sostenute per la pulizia dei paesi. Alfio Cosentino, sindaco di Milo, ha sottolineato l’impossibilità per i comuni di sopportare le spese per gli interventi, proponendo un presidio permanente operativo che possa intervenire tempestivamente nei territori in cui si verifica la ricaduta di cenere. Cosentino ha chiesto un intervento di aiuto anche per i privati cittadini, costretti a ripulire tetti e superfici di case e condomini.

Problemi per la salute

Il sindaco di Riposto Enzo Caragliano, da medico ha ricordato i problemi per la salute che può provocare la parte più sottile della cenere vulcanica e i danni ai bilanci dei comuni la gestione dell’emergenza. Angelo D’Anna, sindaco di Giarre ha lamentato la decisione del Consorzio autostrade siciliane di chiudere domenica scorsa l’autostrada Catania-Messina tra Fiumefreddo e Giarre senza coordinarsi con il sindaco o con la Protezione civile. Una decisione che ha creato gravi problemi per la circolazione e potenzialmente per la salute. D’Anna ha chiesto anche un coordinamento degli interventi su scala sovraccomunale. Presente alla riunione anche il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo, che ha parlato di sottovalutazione della situazione da parte del governo regionale, annunciando emendamenti in legge finanziaria per garantire il ristoro totale delle spese affrontate dai comuni.

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Turi Caggegi
Turi Caggegi
Giornalista professionista dal 1985, pioniere del web, ha lavorato per grandi testate nazionali, radio, Tv, web, tra cui la Repubblica e Panorama. Nel 1996 ha realizzato da Catania il primo Tg online in Italia (Telecolor). È stato manager in importanti società editoriali e internet in Italia e all’estero. Nel 2013 ha realizzato la prima App sull’Etna per celebrarne l’ingresso nel patrimonio Unesco. Speaker all’Internet Festival di Pisa dal 2015 al 2018, collabora con ViniMilo, Le Guide di Repubblica e FocuSicilia. Etnalover a tempo pieno.

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