Enel Green Power 3 Sun, protesta dei lavoratori di Ugl Chimici Sicilia e Catania
Non sono bastati i “roboanti annunci”, né le visite da parte di “importanti cariche istituzionali europee e italiane” per sbloccare la vicenda di Enel Green Power 3 Sun:lo sostengono il segretario dellaUgl Chimici SiciliaRaffaele Loddoed il segretario provinciale dellaUgl Chimici di Catania Carmelo Giuffrida.Ieri i lavoratori hanno protestato davanti l’ingresso della fabbrica nellaZona industriale di Catania.Per chiedere a gran voce all’azienda rassicurazioni sulfuturo della più grande fabbrica di pannelli fotovoltaici d’Europa. “Nel giro di poche settimane è calato il silenzio sull’avvio della produzione di prodotti. E di conseguenza, sullecentinaia di assunzioni prospettate“, denunciano Loddo e Giuffrida. “Il cantiere dell’atteso polo produttivo è ancora in fase di definizione”,proseguono i dirigenti. “Motivo per cui, rispetto alle tempistiche prefissate, è stata concessa una proroga. mentre si è appreso che è in corso di cessione il 50 per cento delle quote sociali a fondi d’investimento.Operazione già prevista orientativamente per il 2030,il cui largo anticipo di certo desta allarme in un momento in cui la produzione stenta ancora a decollare ed entrare a pieno regime. Enon si vede ancora traccia neanche di una parte delle 700 assunzioni paventate.In più, il rientro a Roma di uno tra i dirigenti di vertice dello stabilimento etneo non fa ben sperare. Riguardo il possibile andamento nei prossimi mesi di quello che invece avrebbe dovuto rappresentareuna enorme ricaduta occupazionale ed economica per il territorio siciliano“. “A questo”, aggiungono Loddo e Giuffrida, “si aggiunge anche il fatto chediversi impiegatida qualche settimana, dopo esser stati per un periododistaccati ad Enel distribuzione,sono rientrati inEnel green power 3 Sun.Senza però potergodere delle indennità di turnoe sede disagiata, ad esempio, nonché di altri istituti contrattuali. Abbiamo sollecitato l’azienda ad intervenire, non riuscendo riuscire a ricevere risposta alcuna. Ci auguriamo che alla luce di questo nostro sit-in, in tempi brevi possano arrivarele rassicurazioni che i lavoratori chiedono di avere. Altrimenti siamo già pronti ad attivare tutte le iniziative necessarie a tutela del personale e di quei giovani siciliani che sperano di poter lavorare in questa terra,evitando di emigrare“, concludono i segretari di Ugl Chimici Sicilia e Catania.