Ripartono le escursioni sul vulcano più alto d’Europa. Nelle scorse ore è stato sottoscritto un accordo tra il Parco dell’Etna e i Comuni di Linguaglossa e Castiglione di Sicilia, che autorizza il trasporto dei visitatori su fuoristrada verso le zone sommitali del vulcano sul versante Nord. “Si chiude un’annosa vicenda”, commenta il presidente dell’Ente regionale Carlo Caputo, già sindaco di Belpasso. “Grazie alla maturità dei due primi cittadini si è evitato di bloccare l’ascesa dei turisti su questo versante, fatto che avrebbe rappresentato un serio danno”.
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Distribuire i turisti
L’obbiettivo del Parco è redistribuire le presenze sul vulcano, in modo da non avere un’incidenza turistica concentrata in un’unica area. “Se abbiamo un grosso numero di turisti solo sul versante Sud, è chiaro che si crea una pressione importante”, spiega Caputo. Distribuendoli anche a Nord, con partenza da Piano Provenzana, “sono soddisfatti gli interessi del Parco, garantendo la sostenibilità in maniera più efficace”. Ottenuta l’autorizzazione dell’Ente, sta ai Comuni avviare il servizio. “Castiglione e Linguaglossa sono in condizione di partire. Credo che Linguaglossa sia in uno stadio più avanzato dell’iter, avendo già individuato i gestori. Per la data esatta bisogna chiedere a loro, ma nelle prossime settimane il servizio dovrebbe partire”.

Attese per il versante Sud
Queste le novità sul versante Nord. A Sud, come anticipato nei giorni scorsi da FocuSicilia, si scaldano i motori della nuova Funivia dell’Etna, rinnovata e ammodernata, con grande attenzione alla sicurezza degli impianti. Lo conferma Caputo. “È stata fatta una manutenzione straordinaria, una volta effettuato il collaudo nei prossimi giorni si potrà partire”. La data precisa verrà comunicata dai gestori. “Appena le ordinanze consentiranno di usare gli impianti di risalita sarà possibile usufruire anche della scontistica del 40 per cento per i cittadini della provincia di Catania”, ricorda il presidente del Parco. Un dato particolarmente significativo, visto che fino a ora “c’era il 30 per cento soltanto per i residenti di Nicolosi”.
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Lotta agli “sporcaccioni”
La ripresa del turismo sull’Etna dunque è imminente. Caputo non teme che ciò possa portare un incremento dell’abbandono di rifiuti. Dall’esperienza degli ultimi anni, infatti, risulta che “le zone più frequentate sono le meno sporche, se andiamo a vedere Castiglione, Linguaglossa e altri posti dove si è investito nel turismo c’è meno spazzatura abbandonata”. L’obbiettivo degli “sporcaccioni” sono “le zone meno raggiungibili, che vengono prese d’assalto per eliminare i beni durevoli”. Chi vuole abbandonare rifiuti voluminosi, in particolare, “va a cercare i posti più nascosti, per avere il tempo di scaricare”. Per questo il presidente non teme la ripresa delle presenze turistiche. Per la manutenzione ordinaria dei luoghi “dovranno essere i Comuni a predisporre un servizio più puntuale e frequente”.