Alluvioni, ondate di caldo anomalo e di gelo intenso, frane, mareggiate, siccità, grandinate non risparmiano ormai nessun Paese sul Pianeta. Come raccontano i dati di bilancio dell’Osservatorio Città Clima di Legambiente, realizzato in collaborazione con il gruppo Unipol, e sintetizzati nella mappa del rischio climatico, anche la Sicilia è tra le regioni più colpite dagli eventi climatici estremi “ed anche una delle meno attrezzate a farvi fronte”, evidenzia Giuseppe Alfieri, presidente di Legambiente Sicilia. “Chiediamo – prosegue – anche da diverso tempo, l’approvazione di una legge contro il consumo di suolo che è, e sarà, uno dei passaggi essenziali per mettere in sicurezza i territori ed evitare il ripetersi di tragedie come quella di Ischia”.
Trapani e Messina le province più colpite
Le province più colpite sono Trapani con nove casi e Messina con otto casi. Tra le città, Palermo con quattro casi. Per Legambiente i dati indicano ancora una volta l’urgenza per l’Italia di un deciso cambio di passo nella lotta alla crisi climatica attraverso politiche climatiche più ambiziose e interventi concreti non più rimandabili. A tal riguardo l’associazione ambientalista, tra le azioni urgenti da mettere in campo, chiede l’approvazione in tempi rapidi del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici aggiornato e pubblicato nei giorni scorsi sul sito del ministero dell’Ambiente, e che ora dovrà essere oggetto di consultazione pubblica secondo quanto previsto dalla procedura di Valutazione Ambientale Strategica.
Focus caldo e ondate di calore
Tra fine settembre e inizio ottobre Trapani per tre volte è stata colpita da violenti temporali ed è finita sott’acqua, mentre il 3 dicembre in provincia di Messina sono stati registrati diversi danni provocati da piogge intense e frane Ad agosto i termometri hanno segnato tra i 40 e i 45°C a Palermo e Catania. Questi livelli di caldo eccezionale, prolungati per settimane e mesi in gran parte del Paese, hanno portato a gravi conseguenze sulla salute umana. L’ondata di calore che ha impattato più duramente è stata quella della seconda metà di luglio, con un aumento di mortalità che ha raggiunto, stando ai dati di ministero della Salute e dipartimento di Epidemiologia della Regione Lazio, il 36 per cento in tutte le aree del Paese. A Catania +42 per cento.