Fatture false via mail: l’allarme del Mise
In questi giorni stanno arrivando centinaia di email ingannevoli mirate a far pagare agli utenti somme non dovute attraverso fatture false. L’allarme arriva dal Mise con unanota pubblicata sul portale il 25 gennaio 2020. In particolare l’allarme riguarda tutti quei cittadini e imprese interessati alla registrazione di un marchio con la relativa richiesta di pagamento su un Iban polacco. Queste email riportano nell’intestazione il logo, l’indirizzo (errato), i contatti del Mise e dell’Ufficio italiano brevetti e marchi (Uibm) e il nome nonché la firma falsificata di un dirigente del Ministero. Si tratta di richieste fraudolente per le quali l’Ufficio ha già presentato denuncia all’Autorità giudiziaria. I cittadini, in caso di ricezione di email sospette, sono invitati a verificare scrupolosamente il contenuto della richiesta in ogni suo aspetto, come l’identità del mittente, anche ricercando in internet eventuali segnalazioni al riguardo, a leggere attentamente il testo stampato in piccolo e a verificare la corrispondenza dell’informativa sul trattamento dei dati alla normativa italiana in materia di privacy. In caso di qualsiasi sospetto gli utenti sono inoltre esortati a non pagare le fatture false e ad inviare copia della comunicazione alla linea diretta Anticontraffazione alla emailanticontraffazione@mise.gov.ite raggiungibile anche telefonicamente al numero +39-06.4705.3800. Sul sito dell’Uibm è possibile trovare un fac simile della email ingannevole in cui viene indicato l’importo da versare, tramite bonifico SEPA, la data di scadenza e gli estremi per il pagamento. L’iban incriminato è PL66102010420000810204306825. Il Ministero ha informato della truffa in atto tutte le Camere di Commercio e avviato una campagna di comunicazione per avvertire i cittadini e gli operatori interessati.