Formazione da remoto, Cgil Sicilia dice no: “Necessaria la presenza in aula”

Con unanota inviata al Presidente della Regionee all’assessore regionale al lavoro, laCgile laFillea Siciliacontestano la parte dell’accordo Stato-Regione n. 128 del 2016,reiterata nell’accordo attualmente in discussione che prevede la possibilità di fare formazione finalizzata allasalute e sicurezza sul lavoroanche in modalitàe-learning, cioè da remoto.Nel dettaglio si tratterebbe di alcuni moduli per quanto riguarda il rischio medio basso, e della parte generale per quello medio alto. Cgil e Fillea chiedono dunque alla Regione, in virtù della propriaautonomia statutaria,di intervenire varando un provvedimento che escluda questa modalità dierogazione della formazione. ”La formazione su salute e sicurezza”, scrivonoFrancesco Lucchesi,segretario confederale Cgil Sicilia eGiovanni Pistorio,segretario generale della Fillea regionale, “per essere efficace ha necessariamente bisogno dipresenza fisica in aulae di verifica passo dopo passo delle competenze acquisite. A ciò si aggiunge”, sottolineano, “che spesso la modalità di formazione e-learning èfittiziamente espletata,producendo anche una frode rispetto all’obiettivo posto dalla formazione”. Cgil e Fillea rilevano che in passato la Regione, forte della sua autonomia, ha modificato l’accordo del 2016 migliorando i controlli sullemodalità di erogazione.“Adesso”, sottolineano Lucchesi e Pistorio, “si rende necessario un nuovo intervento, affinché con la prevenzione,infortuni e morti sul lavorosi possano effettivamente ridurre”.