Non soloalluvioni e disagiper i cittadini e le imprese: l’ondata di maltempoche negli ultimi giorni ha colpito laSiciliaha provocato anchefrane, mettendo a rischio l’incolumità delle persone. Come quella che nelle scorse ore si è verificata aMascali, nel catanese,isolando alcune abitazioniin una zona residenziale e costringendo iVigili del fuocoa intervenire. Ma l’Isolanon è nuova a eventi di questo tipo.Nel 2022 sono otto i principali eventi di frana che si sono verificati sulterritorio regionale,su 97 a livello nazionale. A dirlo èIspra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale,che nell’ultimo Annuario fa il punto sulrischio idrogeologico nel Paese.“I principali eventi di frana sono distribuiti su gran parte del territorio italiano e in particolare nella regioneLombardia, nellaProvincia Autonoma di Bolzano,inCampania, SiciliaePiemonte“, scrivono i tecnici dell’Istituto. Nel periodo 2010-2022, aggiungono, “le province più colpite daeventi franosisonoBolzano, Salerno, Genova, Messina, Belluno, TrentoeAosta“. Leggi anche –Clima, Palermo e Catania impreparate. Vulnerabili agli eventi estremi Ispra scende nel dettaglio deipericoli legati a questi fenomeni.Su cinque milioni di cittadini residenti inSicilianel 2021, oltre 131 mila vivono in aree arischio alluvione(pari a circa 51 mila famiglie, il 2,6% del totale). Circa 89 mila, invece, risiedono in aree arischio frane(pari 36 mila famiglie, l’1,9% del totale). Lazona più a rischio nell’Isola,osservando la mappa, è sicuramente quella delcatanese. Ma i tecnici segnalano situazioni di pericolo anche nelle province diMessina, Siracusa, Palermo e Trapani.Per quanto riguarda gliedifici,sono più quelli esposti al rischio frane, quasi 48 mila (2,8% del totale), mentre quelli a rischio alluvione sono “soltanto” 39 mila (2,3%). Anche per quanto riguarda ibeni culturaliil rischio maggiore è quello dismottamenti(oltre 600, 7,6%) rispetto alle inondazioni (meno di 500, 5,6%). Il rapporto torna a invertirsi guardando alleimprese.Quelle che sorgono in aree arischio alluvione,infatti, sono quasi 9.500 (il 3,3% del totale), più del doppio rispetto a quelliesposti a frane,poco più di quattromila (1,4%). Leggi anche –Clima impazzito, città a rischio: 175 eventi estremi in Sicilia in 12 anni Come hanno mostrato le immagini che nelle ultime settimanesono rimbalzate in retee sui giornali,è tutta l’Italia a essere fragile.“Le frane sono estremamente diffuse a causa del territorio, che è per il 75% montano-collinare”, scrive Ispra. Il rischio maggiore, però, riguarda le alluvioni. “La popolazione residente inaree a pericolosità/probabilità elevataè il 4,1% del totale (2,4 milioni)”. Parecchie altre persone vivono in zona conrischio medio(6,8 milioni, 11,5%) obasso(12,2 milioni, 20,6%). Una fetta consistente di italiani, insomma, vive in aree pericolose. Una situazione che ha spinto igoverni degli ultimi decennia investire su progetti, che per la maggior parte sono ancora “aperti”. Tra il 1999-2022, mette nero su bianco Ispra, sono stati promossi circa 11 milainterventi per la riduzione del rischio idrogeologico.Il costo totale è stato di 10,4 miliardi. Meno della metà è concluso (4.890 interventi, 45%), mentre il resto è“in esecuzione”(1.549, 14%),“in fase di progettazione”(1.911, 17%) o addirittura “risulta da avviare” (2.585, 24%). Leggi anche –Clima, Palermo e Catania impreparate. Vulnerabili agli eventi estremi La situazione è piùgrave nel Nord-Est,l’area in cui ricade l’Emilia-Romagna,con Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto. Quasi 3,6 milioni di persone vivono in aree a rischio alluvione (pari a 1,5 milioni di famiglie, 2,6%) e 119 mila a rischio frane (53 mila famiglie, 1%). NelNord-Ovest,che comprende Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta, quasi 930 mila persone sono a rischio alluvione (420 mila famiglie, 6%). Circa 240 mila, invece, vivono a rischio frane (109 mila famiglie, 1,6%). NelCentro(Lazio, Marche, Toscana e Umbria), 1,2 milioni di persone sono arischio alluvione(pari a 530 mila famiglie, 10,8%) e 290 mila a rischio frane (123 mila famiglie, 2,5%). AlSud(Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise e Puglia), sono 790 mila gli individui che vivono in zone a rischio inondazione (297 mila famiglie, 5,7%), mentre 543 mila sono esposti a frane (214 mila famiglie, 4,1%). NelleIsole, infine, 254 mila persone sono esposte ad alluvioni (101 mila famiglie, 3,9%), e 111 milasoggetti a frane(46 mila famiglie, 1,7%).
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