Frodi creditizie in Sicilia. Isola al terzo posto con l’11,24%

LaSiciliaè la terza regioni italiana più colpita dallefrodi creditizie. I dati arrivano dall’Osservatorio CRIF – Mister Credit sulle Frodi Creditizie. Le truffe creditizie tramitefurto di identitàcontinuano ad avere un impatto rilevante in tutta Italia nel primo semestre 2023. Con oltre 17.100 casi per un importo medio frodato pari a 4.845 euro. L’Osservatorio CRIFha rilevato una aumento del +10,8 per cento dei casi e del 3,1 per cento dell’importo medio rispetto allo stesso periodo del 2022. Dell’11,24per cento per la sola Sicilia. Il danno complessivo è stimato superiore agli83 milioni di euro, in aumento del+14,2 per cento. Nel primo semestre 2023 i casi di frode creditizia con un importo tra i3.001 e i 5.000 eurosono più che raddoppiati (+112,4 per cento). Rispetto al 2022 e rappresentano il 10 per cento del totale dei casi. Aumentano anche le frodi con importi tra i10.001 a 20.000 euro. Invece, si registra un decremento dei casi per le fasce con importo inferiore ai 3.000 euro (-22,1 per cento). Ripartizione delle frodi perfascia d’etàeregionedi residenza della vittima. La fascia di età nella quale si rileva il maggior incremento percentuale delle frodi è quella dei51-60enni(+10,6 per cento) mentre i18-30ennirestano la fascia più colpita, coinvolti in quasi1 caso di frode su 4. Seguono i41-50enni(22,8 per cento) in crescita del +5,8 per cento, e i31-40enni(20,5 per cento). La ripartizione delle frodi per regione mostra nel primo semestre 2023 una maggiore incidenza inLombardiache sorpassa laCampaniain seconda posizione, seguita dallaSicilia. “Bisogna essere molto attenti e adottare alcuneprecauzioni. Non rispondere a messaggi diposta elettronicache richiedono dati personali,distruggereaccuratamente la documentazione che riporta i dati personali prima di cestinarla (meglio usare un tritacarta).Proteggeretutti i documenti da occhi indiscreti, aggiornare gli antivirus installati sui propri dispositivi e, prima di fornire dati online, verificare sempre l’attendibilità del sito web e del richiedente”. A ricordarlo èGabriele Urzì Dirigente Nazionale FABI e Responsabile salute e sicurezza Fabi Palermo, che sulle frodi creditizie aggiunge: “È un fenomeno in continuo aumento e ormai le probabilità di subire un furto di identità, al fine di vedere carpite informazioni personali o sensibili che vengono poi utilizzate in modo illecito per agire a nome del malcapitato, sono sempre più frequenti e concrete. Lasottrazione dei datispesso avveniva prima con attacchi mirati, che colpivano lefasce della popolazione meno sensibilizzate. Oche avevano meno dimestichezza con i sistemi informatici. Oggi però – ha concluso Urzì – come emerge da un attento esame dei dati, questi reati non risparmiano nessuno. LaSiciliapurtroppo è alterzo postoin questa triste classifica”.