Garlasco, ha confessato: questa è la verità | Dopo 18 anni le parole che tutti volevano sentire
Dopo 18 anni, il caso Garlasco torna a sconvolgere l’Italia. L’ex avvocato Massimo Lovati rompe il silenzio con un romanzo che promette di svelare la sua sconcertante verità.
chiara-poggi-andrea-sempio-alberto-stasi-focusicilia.it
L’annuncio di un libro da parte di Lovati ha già innescato un’ondata di curiosità e speculazioni. Dopo diciotto lunghi anni, le parole di chi è stato vicino a una delle figure centrali dell’inchiesta sono attese con ansia. La promessa di una verità, per quanto filtrata attraverso la narrativa, rappresenta un elemento dirompente in un caso che sembrava ormai chiuso, seppur mai completamente pacificato nell’opinione pubblica.
Il romanzo della verità: una scelta simbolica e futuristica
L’opera di Massimo Lovati, ancora in fase di stesura, si preannuncia come un romanzo ibrido, capace di fondere elementi autobiografici con la fantascienza. A rivelare i dettagli di questo ambizioso progetto è Fabrizio Gallo, legale di Lovati, in un’intervista che ha già fatto il giro della cronaca. L’ambientazione scelta è l’anno 2750, un futuro distante che conferisce alla narrazione un’aura di distacco e, allo stesso tempo, di profonda riflessione storica.
Il protagonista sarà uno studente, una sorta di alter ego futuristico di Lovati, che si troverà a dover affrontare, durante l’esame di maturità, proprio la traccia sull’omicidio di Garlasco. Nel 2750, il caso Poggi sarà considerato un fatto storico definitivamente risolto. Attraverso gli occhi e le riflessioni di questo giovane del futuro, Lovati intende esporre la sua versione dei fatti, quella che lui stesso considera l’unica verità possibile. “I personaggi, anche se con altri nomi, ci saranno proprio tutti”, ha precisato Gallo, sottolineando l’intenzione di ripercorrere l’intera vicenda con un cast di figure riconoscibili, seppur camuffate.
Questa scelta narrativa non è casuale. Il ricorso alla finzione futuristica e alla rielaborazione di un evento del passato offre a Lovati la libertà di esplorare prospettive e dettagli che forse non troverebbero spazio in un resoconto strettamente cronachistico o memorialistico. È un tentativo di dare una nuova vita a un racconto che, pur radicato nella realtà, necessita di una lente diversa per essere pienamente compreso e, forse, finalmente accettato.

Riflessioni sul caso Garlasco: un mistero senza fine?
L’annuncio del libro di Lovati non è soltanto una notizia letteraria; è un evento destinato a riaccendere il dibattito su un caso che ha segnato profondamente la cronaca italiana. L’omicidio di Chiara Poggi, con le sue molteplici piste, i processi e le sentenze, ha lasciato dietro di sé una scia di dubbi e un senso di incompiutezza per molti osservatori. La promessa di una “verità” da parte di un attore così vicino alle vicende, per quanto mediata da un romanzo, crea un’aspettativa notevole. Ci si chiede quali nuovi dettagli, quali interpretazioni inesplorate, Lovati possa offrire attraverso la sua finzione.
L’approccio scelto – un romanzo che è allo stesso tempo autobiografia e fantascienza – è un espediente potente per riaffrontare un tema così delicato. Permette di distanziare emotivamente l’autore dal fatto, fornendo al contempo una piattaforma per esprimere convinzioni profonde. La narrazione del futuro che guarda al passato come a un caso risolto è una metafora eloquente: suggerisce l’idea che, forse, solo con il tempo e una prospettiva diversa si possa giungere a una comprensione completa. Questo libro potrebbe non solo raccontare una verità, ma anche stimolare una riflessione più ampia sulla natura della giustizia, della memoria e della ricerca della verità stessa nei processi giudiziari.
L’attesa per l’uscita di questo romanzo è palpabile. Indipendentemente dalle conclusioni a cui Lovati giungerà nel suo racconto, il suo lavoro è già riuscito a riportare Garlasco al centro dell’attenzione, dimostrando come certi misteri, anche a distanza di anni, continuino a interpellare la coscienza collettiva e a chiedere una risposta definitiva.
