Garlasco, spunta un video mai visto prima: è tutta responsabilità del padre di Sempio | Lo ha messo nero su bianco

Adesso per il delitto di Garlasco esce fuori un video che sembra parlare della responsabilità del padre di Sempio. 

Il caso di Garlasco sembra avere un nuovo colpo di scena, una vicenda che sembrava ormai archiviata e che invece torna oggi in maniera prepotente al di sotto dei riflettori. Nelle ultime ore, fonti investigative hanno iniziato a parlare di un video completamente inedito.

Ogni nuovo indizio potrebbe stravolgere veramente tutto, un video sarebbe in grado di ribaltare in maniera definitiva le convinzioni finora consolidate e spostare quindi il baricentro della responsabilità su una figura che era rimasta marginale, quale il padre di Andrea Sempio.

Un dettaglio, un frammento di realtà registrato e conservato, che ora riaccende l’attenzione della Procura di Brescia e dell’opinione pubblica.

Quello che però, coloro che stanno seguendo il caso dall’inizio, si chiedono è cosa contenga veramente questa nuova prova.

Il mistero che ha riaperto il caso

Una notizia che comunque si è diffusa in maniera molto rapida, facendo pensare a una rivelazione che ha veramente del clamoroso, un video che non è mai stato visto prima, capace di mettere in discussione la verità sul delitto di Garlasco, una delle notizie di cronaca che in effetti ha segnato la storia dell’Italia intera e della nostra giustizia.

L’elemento che però, sta riaprendo la finestra su questo caso non è un a, ma sono riprese di due foglie di carta, appunti manoscritti che sono stati trovati nella casa di Andrea Sempio e appartenenti a suo padre. Quei fogli, ritrovati in un cassetto e ora acquisiti dagli inquirenti, sono stati descritti come un film su carta, perché raccontano qualcosa che nessuno aveva mai visto prima.

I fogli lo inchiodano

Il video di cui si parla è quindi la registrazione del programma Quarto Grado in cui si torna sul delitto di Garlasco In trasmissione si parla di appunti che sembrerebbero insignificanti e che sono ora considerati come una prova chiave. Strappati da un’agenda e conservati con cura, contengono pensieri che il padre di Andrea Sempio aveva messo nero su bianco, parole ambigue, frasi che a una prima lettura potrebbero sembrare semplici riflessioni personali, ma che, nel contesto dell’indagine, assumono un peso completamente diverso.

Gli inquirenti cercano risposte, la Procura di Brescia vuole capire se l’uomo sapesse qualcosa che non avrebbe dovuto sapere o se, al contrario, i suoi appunti rappresentino solo la testimonianza di un padre turbato dalla situazione del figlio. Il timore è che dietro a quei messaggi ci sia ha un ipotesi investigativa.