Gatti, arriva la stretta definitiva: paghi 10.000€ se ne hai anche solo uno | Fai subito la registrazione sul portale

Gatti, arriva la stretta definitiva: paghi 10.000€ se ne hai anche solo uno | Fai subito la registrazione sul portale

Gatto-disteso-tassa - focusicilia.it

I proprietari di gatti dovranno mettersi in regola entro i termini stabiliti per evitare sanzioni pesanti, che possono arrivare fino a 10.000 euro in caso di inadempienza.

Le nuove disposizioni, già operative in diverse regioni e in fase di estensione a livello nazionale, mirano a contenere il numero crescente di gatti randagi e a tutelare la salute pubblica e animale. Ogni gatto dovrà essere identificato tramite microchip e iscritto all’anagrafe felina regionale, al pari di quanto già avviene per i cani. La mancata registrazione sarà considerata una violazione delle norme sul benessere animale, con sanzioni che variano in base al numero di animali e alla gravità dell’omissione.

La misura non riguarda solo gli allevatori o chi gestisce colonie feline, ma anche i privati cittadini che possiedono uno o più gatti domestici. L’obiettivo è favorire il controllo delle nascite, ridurre l’abbandono e garantire una maggiore tracciabilità degli animali in caso di smarrimento o maltrattamento. Secondo i dati del Ministero della Salute, ogni anno in Italia vengono abbandonati oltre 60.000 gatti, spesso non sterilizzati e privi di microchip, con conseguenze gravi per la gestione delle colonie e per gli ecosistemi urbani.

Obbligo di microchip e sterilizzazione: cosa cambia

Il nuovo regolamento prevede che tutti i proprietari di gatti, entro un termine stabilito dalle autorità regionali, debbano provvedere all’applicazione del microchip identificativo presso un veterinario abilitato. L’intervento è rapido, indolore e consente di associare il numero del dispositivo ai dati del proprietario, inseriti nell’anagrafe felina. La registrazione è obbligatoria anche per i gatti che vivono solo in casa, senza possibilità di uscire all’esterno.

Parallelamente, la legge promuove la sterilizzazione come strumento di prevenzione per il controllo delle nascite. Alcune regioni offrono incentivi o campagne gratuite per favorire l’intervento, soprattutto nei Comuni con elevata presenza di randagismo. I veterinari e le associazioni animaliste accolgono con favore la novità, ritenendola un passo fondamentale per una gestione più responsabile degli animali domestici e per ridurre il sovraffollamento dei rifugi.

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Come registrarsi e quali sono le sanzioni

La registrazione del proprio gatto può essere effettuata direttamente dal veterinario o tramite il portale dell’anagrafe regionale, dove è possibile consultare le procedure specifiche per ogni territorio. L’inserimento dei dati richiede pochi minuti, ma rappresenta un obbligo di legge. Chi non provvede rischia sanzioni fino a 10.000 euro, soprattutto in caso di controlli o di mancata comunicazione in caso di smarrimento, cessione o decesso dell’animale.

Per chi adotta un gatto da associazioni o rifugi, la registrazione è di norma già inclusa nella procedura di adozione. Tuttavia, resta la responsabilità del proprietario aggiornare i propri dati ogni volta che cambiano residenza o recapiti di contatto. Le autorità raccomandano di non aspettare l’ultimo momento: le campagne di sensibilizzazione sono già in corso e i controlli saranno intensificati nei prossimi mesi.

Il messaggio è chiaro: ogni gatto deve essere identificato e sterilizzato, nel rispetto del benessere animale e della legge. Con la nuova normativa, l’Italia si allinea agli standard europei, rafforzando la tutela degli animali domestici e la responsabilità dei loro proprietari. Un gesto semplice, quello della registrazione, che contribuisce a combattere il randagismo e a garantire una convivenza più sicura e civile per tutti.