Geotrans, bilancio in crescita: ricavi +67%. Accordo di rete con NewCoop

Geotrans, bilancio in crescita: ricavi +67%. Accordo di rete con NewCoop

Geotrans cresce, chiudendo ilbilancio 2023con unaumento dei ricavi del 67,7% sul 2022. E soprattutto è inutile: la differenza tra valore e costi della produzione segna più349.891 euro. E per la cooperativa,nata nel 2022 dagli ex lavoratori dell’azienda confiscata allafamiglia mafiosa affiliata a Cosa Nostra Ercolano, si tratta solo di un buon inizio. “Si può ancora crescere, nonostante la concorrenza del settore e i costi”, afferma il presidente delCda di Geotrans Società Cooperativa Maurizio Farodurante l’assemblea a porte aperte sull’approvazione del bilanciotenutasi oggi nella sede dell’azienda di logistica e trasporti alla Zona industriale di Catania, all’interno del salone dedicato al giornalista vittima della mafiaPippo Fava. L’obiettivo primario per il futuro è quindi farcrescere il giro d’affari. “Cinque milioni per una azienda dei trasporti sono una bazzecola.Ma noi lo facciamo con inostri saldi principi, con la cooperazione, quasi tutti i lavoratori sono soci, e rispettando le regole. Mai un nostro autista rischierà di perdere un punto della patente”, spiega il presidente. Questo significa “affrontare costi esorbitanti per carburante, autostrade e persino navi, icui costi sono aumentati del 30% in un anno. A questo si aggiungono i problemi delle strade,impieghiamo 5 ore e mezzoper andare da uno dei nostri maggiori clienti a Pozzallo fino a Palermo. Gestire una società di trasporti sta diventando qualcosa di eroico”. Per affrontarli bisogna quindi puntare “a un serrato controllo di gestione“, che va dall’ottimizzazione maniacale dei percorsi da compiere fino ad accordi con i committenti anche solo per sfruttare i piazzali di sosta delle aziende. Per crescere e Geotrans ha deciso di farlo con un contratto di rete con un’altrarealtà cooperativa NewCoop di Palermo, specializzata nellalogistica di magazzinoe con il suo “focus” sulla Sicilia occidentale. L’accordo, siglato da Faro con il presidente di NewCoopRuggero Di Paolaoggi al termine dell’assemblea dei soci, permette quindi una sinergia “in unperiodo in cui la concorrenza è agguerrita e spesso al limite della legalità“, spiega il presidente di NewCoop. L’incontro è stata anche l’occasione per parlare di infrastrutture e trasporti in Sicilia, una terra solo geograficamente al Centro del Mediterraneo. Per ilpresidente dell’Autorità portuale della Sicilia Orientale,Francesco Di Sarcina, “la centralità geografica è una cosa, quella economica e culturale altra. Eper diventarlo serve tenacia, e che gli altri lascino la loro centralità. Per farlo bisogna porre basi concrete”, ha affermato. E questo, per un’Isola,non può che passare dai porti. Entità che non sono slegate dal resto del territorio, anzi. “Posso avere un porto bellissimo, con grandi piazzali e banchine nuovissime.Ma se per collegarlo ho una trazzera questo non può svolgere il suo compito. Ogni territorio ha le sue esigenze poi, e questo bisogna farlo capire alla politica, così come per le Zes, il cui nuovo assetto centralizzato rischia di non vedere i problemi di tutti i giorni”. Il porto quindi è a tutti gli effetti solo una parte di un “sistema di trasporti integrato”, come spiega ilprofessore Matteo Ignaccolo, direttore del Dipartimento di Ingegneria civile all’Università di Catania. “Mi occupo proprio di pianificazione dei sistemi di trasporto. E vi dico che la Sicilia ha una pianificazione ottima, addirittura dal 2004 quanto venne fatto il primo piano regionale”. La realtà però non è fatta di sola pianificazione, ma di opere concrete. “La realizzazione è molto distante da quel che è stato pensato e pianificato”, afferma il docente. Un esempio lo sono leferrovie, la cui estensione in Sicilia è praticamente immutata confrontando lo stato del 1900 con quello del 2000, “anzi forse diminuita”. E persino i fondi Pnrr per “portare un’altra velocità che non è tale, ma solo un miglioramento della linea attuale, non hanno portato nulla che non fosse già previsto nel pre-pandemia”. Presente all’incontro anche il presidente della società di pallavoloSaturnia Aci Castello, Luigi Pulvirenti, che quest’anno disputerà nuovamente il campionato di serie A2, e con la quale c’è “unaccordo di sponsorizzazione” non convenzionale. “In questo caso è la squadra a mettersi adisposizione per il marketing dell’azienda, sposandone i principi“, afferma. Ilsegretario regionale della Cgil, Alfio Mannino, torna invece sul tema dei trasporti, ribadendo che la Sicilia ha le potenzialità per diventare un riferimento nel Mediterraneo, anche riscattando aree comeTermini Imerese, ma che prima di arrivare a questo vanno risolti problemi di mercato. “Non è possibile chele merci arrivino nei supermercati di Palermo passando da Rotterdam, quando siamo nel Mediterraneo dove c’è il canale si Suez. Questo è un esempio di quanto la Sicilia perde”, spiega. Presente anche ilpresidente nazionale di Legacoop, Simone Gamberini, che sottolinea come “puntare su Geotrans sia stato un investimento, e la scelta di legalità con la modalità cooperativa è un posizionamentro strategico nel settore della logistica che sta enormemente crescendo”. Ilpresidente regionale di Legacoop, Filippo Parrino, ricorda infine che la scelta della modalità cooperativa sia di fatto presente in Geotrans “da prima della formazione della Coop, già quando c’era un amministratore giudiziario”. La Società Cooperativa Geotrans approva infine un bilancio 2023 con i seguenti numeri: iricavi sono aumentati dai 2.795.650 euro del 2022 fino ai 4.690.550 del 2023, una crescita del 67,7%. In aumento anche l’Attivo circolante, che ha registrato un aumento del 41,8%, passando da 1.772.585 euro del 2022 a2.517.410 euro nel 2023. Cresce anche ilpatrimonio netto, del 245,5%, passando da 124.301 euro nel 2022 a 429.456 euro nel 2023. Risultati che, considerando anche “la decisione di investire sumezzi di nostra proprietà, tutti euro 6, che ci hapermesso di risparmiare 600 mila euroin noleggi, e di fare un ammortamento delle spese”, porta a una crescita dei costi della produzione inferiore a quella dei ricavi. Ladifferenza positiva è quindi di 349.891 euro. “Nel prossimo anno contiamo di crescere ancora, forse anche di raddoppiare i ricavi. Per farlo per ora non aumenteremo ilpersonale, il cui costo oggi pesa per il 30%, già basso, e che in futuro scenderà ancora. Ma siamo una cooperativa, e creare lavoro è tra i nostri obiettivi, lo faremo in futuro”, conclude il presidente di Geotrans Faro.