Ha avuto il suo lieto fine la vicenda dei lavoratori della Geotrans. Da ieri, infatti, l’azienda catanese confiscata alla famiglia Ercolano è ufficialmente della cooperativa che quasi tre anni fa iniziò il percorso per ottenere l’assegnazione. Nove i soci fondatori e 22 in totale i dipendenti della cooperativa, che da alcune ore può camminare con le sue gambe e fare i conti con il mercato. “Il percorso non è stato semplice, abbiamo dovuto fare i conti con la burocrazia ma finalmente siamo pronti a sfidare il mercato”, dice a FocuSicilia Luciano Modica, l’amministratore giudiziario che nel 2014 prese in mano l’azienda, venendo nominato in seguito amministratore unico e oggi presidente della Geotrans Coop. Si tratta della prima azienda catanese ad aver completato l’iter di assegnazione, e tra le primissime in Sicilia. “A Palermo c’è la cooperativa Ericina, che ha completato l’iter da qualche anno. Noi però abbiamo avuto un percorso ancora più complesso, vista la presenza nella cooperativa di un socio pubblico”.
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Una storia lunga otto anni
Nel dettaglio, le società strappate al clan mafioso erano due, Geotrans Srl e Geotrans Logistica Frost. Dopo il sequestro del 2014, la confisca definitiva è arrivata nel 2019 con il passaggio dei beni all’Agenzia nazionale. L’iter per l’assegnazione dell’azienda è iniziato qualche mese dopo, con la costituzione della cooperativa degli ex lavoratori, di cui fa parte anche la cooperativa Finanza e Imprese, partecipata e vigilata dal Ministero dello Sviluppo Economico, che ha lo scopo di promuovere la nascita e lo sviluppo di imprese cooperative di produzione e lavoro e di cooperative sociali. Accanto ai soci lavoratori, insomma, c’è stato l’intervento di un socio finanziatore pubblico, partecipato tra gli altri da Invitalia, AGCI, Confcooperative, Legacoop e altre 325 imprese cooperative. “Il contributo è stato importante perché ci ha dato solidità, anche se ha reso l’operazione più complessa dal punto di vista societario e finanziario”, osserva Modica.
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La sfida del mercato
L’assegnazione definitiva, precisa Modica, arriva in un momento complesso per la vita delle imprese, tra gli strascichi della crisi innescata dalla pandemia e un caro bollette reso ancora più drammatico dalla crisi ucraina. I soci lavoratori della Geotrans, spiega Modica, ne sono ben consapevoli. “Certo, il momento storico non è dei più semplici, ma siamo comunque molto contenti perché il percorso è andato in porto e i sacrifici dei lavoratori sono stati ripagati. Qualche difficoltà in più sicuramente non ci spaventa”. Per la ripresa, aggiunge l’amministratore giudiziario, sarà fondamentale il supporto del territorio, “che dovrà fare la sua parte consentendo all’azienda di avere un mercato e rimettersi in piedi dopo lunghi anni di difficoltà”. L’iniziativa dei soci “è stata bene accolta” dal tessuto produttivo, che sa di poter contare “su un interlocutore valido sul piano commerciale”, al di là della complessa storia aziendale. “Geotrans è un fornitore di servizi di trasporti che oggi sta sul mercato ed è in grado di proporsi ai clienti con tutte la carte in regola”, conclude Modica.