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Giornata dei beni culturali siciliani, gli eventi nell’Isola

Da Palermo a Catania passando per Piazza Armerina, la Regione presenta gli eventi della giornata dedicata alla memoria di Sebastiano Tusa, con mostre e visite guidate

Numerose le iniziative messe in campo nelle varie province in occasione della “Giornata dei beni culturali siciliani” dedicata alla memoria di Sebastiano Tusa, scomparso due anni fa nel disastro aereo in Etiopia. Mercoledì 10 marzo, tutti i musei, i parchi e le gallerie della Regione Siciliana saranno visitabili gratuitamente, previa prenotazione sulla piattaforma Youline e nel rispetto di tutte le misure anti-Covid. Inoltre, mostre e visite guidate sono in programma in alcuni dei luoghi della cultura dell’Isola. “Le iniziative promosse nel nome di Sebastiano Tusa dimostrano la grande vivacità culturale della Sicilia – afferma l’assessore regionale dei Beni culturali, Alberto Samonà – Anche in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo, la cultura unisce e dona speranza”.

Palermo, ceramiche all’ex convento della Magione

La Soprintendenza dei Beni culturali e ambientali di Palermo, guidata da Selima Giuliano, mercoledì 10 marzo, aprirà al pubblico gli spazi dell’ex convento della Magione. Verrà contestualmente inaugurata la mostra di Ceramiche dal XVI al XX secolo della collezione Tschinke–Daneu: maioliche, vasi da farmacia, piatti e vasellame dal Cinquecento all’Ottocento, provenienti dai più importanti centri di produzione siciliani come Caltagirone, Sciacca e Burgio, ma anche da altre parti del Sud Italia, in particolare da Vietri sul Mare. Alle maioliche manufatte si affiancano contenitori, vasi della nascente produzione industriale in terraglia, ceramica e porcellana. Le opere provengono per la maggior parte dalla ditta Daneu, una delle famiglie di antiquari siciliani più importanti, fondata da Vincenzo Daneu (Trieste 1860 – Taormina 1937) a Palermo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. L’impresa commerciale aveva sede a Palazzo Santa Ninfa ed era a conduzione familiare. Il negozio, in cui si potevano comprare prevalentemente oggetti di piccolo e alto antiquariato di arte “paesana” siciliana e sarda, fu anche un luogo qualificato dove furono acquisiti importanti manufatti per arricchire il nascente Museo nazionale di Palermo guidato allora da Antonino Salinas. Successivamente Mario Felice Tschinke (Taormina 1929 – Palermo 2017), figlio di Ančka Daneu, incrementò la raccolta acquistando per passione oggetti di varie tipologie provenienti da tutto il mondo. Vincenzo e Anna Tschinke, eredi di Mario, hanno deciso di esporre al pubblico questo nucleo di oggetti, parte della variegata collezione paterna, per onorare la sua memoria. La stessa Anna Tschinke, in forza alla Soprintendenza di Palermo, ha partecipato all’allestimento della mostra assieme ai colleghi Sergio Ingoglia, Concetta Lotà, Mauro Sebastianelli e Maria Reginella, che è la curatrice dell’esposizione. La mostra resterà aperta gratuitamente al pubblico fino al 10 aprile, dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13.30 e il martedì e mercoledì anche il pomeriggio fino alle 17.

Maestri del barocco alla Galleria Regionale

Nei tre istituti della Galleria regionale della Sicilia, all’ingresso gratuito su prenotazione dalle 9 alle 19, si accompagna solo per il 10 marzo l’esposizione di una selezione di rari disegni di maestri protagonisti del Barocco in pittura e scultura: Andrea Sacchi a Palazzo Abatellis, Guglielmo Borremans a Palazzo Mirto e Giacomo Serpotta all’Oratorio dei Bianchi. Il disegno rappresenta la fase creativa dell’opera, in cui l’artista dà forma e immagine all’idea, destinata ad essere superata dall’esecuzione, come nel caso, in pittura, delle pale d’altare e dei grandiosi cicli di affreschi di Sacchi a Roma e del fiammingo Borremans in Sicilia. Ancor più preziosa la grafica attribuibile a Serpotta, che mostra la progettualità e profonda cultura iconografica, sottese alla tecnica esecutiva rapida dello stucco. Nella sede dell’Oratorio dei Bianchi sarà ospitata anche l’iniziativa degli Amici dei Musei Siciliani, che come ogni anno celebrano la nascita di Giacomo Serpotta, risalente al 10 marzo 1656. Accanto agli stucchi e al settecentesco ritratto pittorico dell’artista, appartenenti alle collezioni della Galleria Regionale della Sicilia, sarà presentata l’opera contemporanea realizzata in argilla da Giovanni Lo Verso, ispirata al noto busto marmoreo del Serpotta che accoglie i visitatori nel giardino antistante all’Oratorio di San Lorenzo. I visitatori che sceglieranno il Museo Antonio Salinas di Palermo, il 10 marzo, troveranno le archeologhe pronte a guidarli alla scoperta di aspetti inediti delle collezioni e dei reperti custoditi nelle sale di piazza Olivella.

A Catania sete e merletti a Casa Verga

Il 10 marzo alle 10.30 sarà inaugurata l’esposizione “Seta e merletti. Mostra di antichi abiti femminili a casa Verga” a Catania. L’esposizione sarà ospitata fino al 2 giugno nella casa museo intitolata allo scrittore verista, in via Sant’Anna 8, nella cui biblioteca è custodito, tra gli altri, il volume che contiene la novella Fantasticherie, ricco di illustrazioni con abiti femminili del noto disegnatore Arnaldo Ferraguti (1862-1925). Lo stesso Verga, in una lettera del 20 ottobre 1892 al fratello Mario, descrive un abito femminile di sartoria milanese, “di taglio elegantissimo e all’ultima moda”, completo di giacchetta e cappuccio, acquistato per la cognata Lidda. La collezione di abiti, appartenuti alla baronessa Isabella Delfa Zuccaro di Cuticchi di Agira e sopravvissuti alla dispersione grazie all’attenzione al patrimonio di famiglia di Mariateresa Ciancio Zuccaro, è stata donata nel 2009 dagli eredi, Maribella e Matilde Piana, a Casa Verga ed è poi transitata al patrimonio del Parco archeologico e paesaggistico di Catania e della valle dell’Aci. Sei abiti femminili da ballo e da passeggio, pregevoli per la fattura e per i tessuti selezionati, databili tra la metà e gli ultimi anni dell’Ottocento, che costituiscono una testimonianza della moda italiana, in particolare partenopea, e mostrano le raffinate scelte estetiche della classe nobiliare siciliana del secondo Ottocento. In occasione dell’inaugurazione, la scrittrice Maribella Piana leggerà alcuni brani tratti dal suo romanzo “La Malaeredità”, ispirati agli abiti esposti.

A Piazza Armerina visite guidate

Sempre il 10 marzo, sarà possibile fruire di visite guidate alla Villa Romana del Casale di Piazza Armerina (ore 10, 11 e 15), all’area archeologica di Morgantina (alle 10) e al Museo regionale di Aidone (alle 15) con la collaborazione delle Associazioni guide turistiche di Enna e Guide Villa Romana – Morgantina. Dalle 10 alle 12, in occasione della riapertura del Triclinio della Villa Romana, Paolo Barresi dell’Università Kore di Enna presenta “Nuove interpretazioni per i mosaici del Triclinio”.

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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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