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Gli industriali bocciano il governo Conte: “Effetti inesistenti”

I rappresentanti di Confindustria e Sicindustria intervengono con un duro comunicato. "Le misure a pioggia non servano a nulla". Chiedono, tra le altre cose, il taglio dell'Irap

“Tagliare l’Irap, pagare i debiti della pubblica amministrazione e sbloccare le infrastrutture già dotate di copertura finanziaria”. Il mondo delle imprese boccia le misure finora adottate dal governo Conte e rilancia: “I provvedimenti presi finora – affermano il vicepresidente vicario di Sicindustria, Alessandro Albanese, e i presidenti di Confindustria Catania, Antonello Biriaco, e Confindustria Siracusa, Diego Bivona – non stanno funzionando, le risorse promesse non sono arrivate e l’effetto sull’economia è inesistente”.

“Misure a pioggia non servono a nulla”

Le organizzazioni degli industriali siciliani definiscono “doveroso” taglio dell’Irap. “Si tratterebbe di un intervento immediato, diretto e semplice. Portare avanti una miriade di misure a pioggia non serve a nulla. Per le aziende occorrono azioni immediate ed efficaci”. Tra le altre misure invocate con urgenza c’è il pagamento dei debiti commerciali alle imprese, “un obbligo in qualsiasi periodo, un imperativo morale in un momento come questo”, aggiungono Albanese, Biriaco e Bivona, che chiedono anche lo sblocco delle infrastrutture già dotate di copertura finanziaria. “Se in 18 mesi è stato realizzato il ponte Morandi a Genova, le opere pubbliche possono e devono essere realizzate in tempi rapidi anche nel resto del Paese”. In Sicilia, ad esempio, secondo l’ultimo rilevamento dell’Ance, sono bloccate 268 opere già cantierabili per 5 miliardi di euro. “Un delitto – concludono i leader confindustriali – per un sistema economico che deve ripartire considerando soprattutto che ogni miliardo investito in edilizia potrebbe generare 17 mila posti di lavoro e un giro d’affari di 3 miliardi e mezzo di euro”.

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Redazione
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Business, Lavoro, Ambiente, Legalità e Sicurezza. FocuSicilia ha l'obiettivo di raccontare i numeri dell'isola più grande del Mediterraneo. Valorizzare il meglio e denunciare il peggio, la Sicilia dei successi e degli insuccessi. Un quotidiano che crede nello sviluppo sostenibile di una terra dalle grandi potenzialità, senza nasconderne i problemi.

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