Gli scienziati avvisano il mondo: abbiamo la data finale per la Terra | Morirà tutta la popolazione

La Terra è in pericolo? I risultati dell'ultimo studio astronomico - Focusicilia.it (Foto X)
Mentre i vari fronti di guerra fanno temere il peggio i risultati di uno studio astronomico mettono tutti in guardia.
Come cambierebbe la nostra vita se sapessimo con certezza ed esattezza il giorno in cui dovremo lasciare la Terra? Discorsi non troppo piacevoli da sostenere, in particolare adesso che stiamo per entrare nella stagione autunnale.
Le giornate durano sempre meno, alle 7 del mattino quando molti si alzano per andare al lavoro fa ancora scuro e di conseguenza in molte persone (non tutte, per la verità) fa capolino una vaga sensazione di malinconia.
Le vacanze sono un lontano ricordo e l’avvicinarsi del Natale con i suoi colori non basta per rasserenare gli animi, anzi. Eppure, certi inquietanti pensieri possono venire alla mente da un momento all’altro.
Da un lato sapere il giorno in cui spariremo dal Pianeta potrebbe essere un vantaggio, perché si farebbe il possibile per non lasciare nulla in sospeso, dal futuro dei nostri figli alla nostra eredità.
31 dicembre 2012: quando la fine del Lungo Computo dei Maya ci fece temere il peggio
Dall’altro verrebbe meno il mistero della vita, il principio del “vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo” e forse molte delle nostre attività quotidiane perderebbero di significato. Discorsi fini a loro stessi, ma non la pensavamo così qualche anno fa.
Sono passati infatti solo 13 anni da quando le nostre giornate erano turbate dalla famosa profezia Maya. A dispetto di quanto pensavano in tanti, il 21 dicembre 2012 non sarebbe dovuto essere il giorno della fine del mondo secondo quanto previsto dalla civiltà precolombiana, bensì “solo” quello della conclusione di un ciclo del loro calendario, il Lungo Computo. La data avrebbe quindi segnato la fine di un’era e l’inizio di una nuova.
La Gigante rossa è in arrivo: c’è la data di quando finirà tutto
Fatto sta che non è accaduto nulla di ciò e che dal 1° gennaio 2013 abbiamo ricominciato a vivere più o meno serenamente. Eppure dal punto di vista strettamente astronomico una certezza incrollabile c’è. Il Sole, al pari di tutte le stelle, si nutre dell’idrogeno presente all’interno del proprio nucleo. Quando però quell’idrogeno si esaurirà la Stella più grande si trasformerà prima in una gigante rossa per poi spegnersi e diventare quindi una nana bianca. Cosa succederà a quel punto?
In sostanza la terra diventerà inabitabile e sì, a quel punto si potrà parlare di fine del mondo, perché la Terra verrà probabilmente inghiottita dal Sole in espansione, a meno che non riesca a spostarsi prima di venire raggiunta. In ogni caso, il Pianeta perderebbe l’atmosfera e gli oceani diventando appunto inabitabile. Per il più classico degli scenari apocalittici, tuttavia, ci sarà ancora da aspettare. La fase gigante rossa è infatti attesa solo 5 miliardi e 2025 anni dopo la nascita di Cristo. Un tempo più che sufficiente per sbrigare tutte le nostre pratiche.