Glifosato, l’Europa vota il rinnovo. Timori per gli effetti su Dna e sviluppo umano

Leimpurità del glifosato– il pesticida più usato nel mondo la cui autorizzazione,in scadenza il 15 dicembre, saràrinnovata dalla Commissione europeadopo che ieri gli Stati membri non sono riusciti a trovare un accordo, con l’Italia prima favorevole e poi astenuta– potrebbero avere “il potenziale di causarerotture del Dna“. A metterlo nero su bianco è l’Efsa, Autorità europea per la sicurezza alimentare, secondo cui la valutazione sul punto “non ha potuto essere portata a termine in assenza di ulteriori informazioni”. Non si tratta dell’unica questione aperta. Secondo Efsa, “non è stato possibile completare nemmeno lavalutazione del rischio alimentare, a causa di dati incompleti sullaquantità di residui di glifosatoin colture quali carote, lattuga e frumento”. L’Autorità ricorda inoltre che alcune ricerche “evidenzianoeffetti di neuro-tossicitàper lo sviluppo”, e che in generale nella valutazione di rischio “sono state riportate alcunelacune nei dati,che Commissione e Stati membri dovranno prendere in considerazione nelrinnovo dell’approvazione“. Contrarie le associazioni ambientaliste. Leggi anche –L’acqua delle nostre sorgenti e quel ‘retrogusto’ di nitrati e pesticidi Per Efsa,malgrado le lacune dei dati, “l’impatto del glifosato sulla salute dell’uomo, degli animali e dell’ambientenon ha evidenziato alcuna area di preoccupazione critica“. I dubbi però sono tanti. Secondo Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, “il glifosato è l’erbicida più utilizzato in Italia e nel mondoed è uno dei contaminanti principali delle acque”. La presenza nei bacini idricisupera spessoi limiti di legge. “Nelle acque superficiali il maggior numero di superamenti è dato dal glifosato e dal metabolita AMPA (componente fondamentale dell’erbicida, ndr), superiori agliStandard qualitativi ambientalirispettivamente nel 21,2 e nel 52,7 per cento dei siti monitorati”, si legge nell’ultimoRapporto nazionale sui pesticidi nelle acque, aggiornato al 2022. I tecnici dell’Ispra fanno notare che il glifosato èparticolarmente pervasivo.“La frequenza di non conformità di queste sostanze èconsiderevolmente superiorea quella delle altre”. Leggi anche –Grano turanico, varietà autorizzata “sparita”. Grani antichi salvi (per ora) Da qui i timori messi nero su bianco da diverse associazioni ambientaliste.A partire da WWF Italia, che definisce “sconcertante” il voto favorevole del governo Meloni al rinnovo dell’autorizzazione. WWF fa notare come negli ultimi anni “le preoccupazioni sugli effetti negativi del glifosato sono aumentate“, e votando a favore l’Esecutivo “si dimostra più attento alle richieste dell’agroindustria che alla salute dei cittadini e alla salvaguardia della biodiversità”. L’auspicio è quello di unpasso indietro dell’ultim’ora, ma a smentirlo è ilministro dell’Agricoltura Lollobrigida. “Sul glifosato in Europa c’è una discussione molto rilevante. Siamo contrari all’abrogazione perchéil sistema potrebbe non reggere“. Per il titolare dell’Agricoltura il pesticida “va proibito nella fase di essiccazione” e in generale “l’utilizzo deve esserecompatibile con la salutedell’essere umano”. La valutazione complessiva però non cambia. “Ci siamo affidati,come per le carni sintetiche, al Ministero della salute che condivide questo percorso che tenteremo di fare in Europa”.