“I Comuni non pagano, allo stremo i 180 lavoratori della Di Bella Costruzioni”

“Sonoormai allo stremo i 180 lavoratori della Di Bella Costruzioni Srl, azienda catanese specializzata nella gestione, costruzione, manutenzione e telecontrollo d’impianti tecnologici, elettrici, idrici, termici e di pubblica illuminazione.Da mesi percepiscono con notevoli ritardi lo stipendioper i mancati e/oritardati pagamenti da parte dei numerosi Enti Locali committenti. I lavoratori continuano ad assicurare le loro prestazioni nell’interesse pubblico, ma non riescono a garantire a sé stessi e alle loro famiglie un’esistenza libera e dignitosa”. Il segretario generale dellaUilm etnea, Giuseppe Caramanna, ha inviato una lettera aperta al prefetto di Catania, Maria Carmela Librizzi, per chiedere il suo intervento nella vertenza Di Bella Costruzioni. “Questa organizzazione – scrive l’esponente sindacale – s’è più volte incontrata con la società datoriale per cercare di affrontare questa difficile e non più rinviabile situazione. L’azienda riferisce, in particolare, che gliEnti suoi debitori sono i Comuni di Tremestieri Etneo, Pedara, San Pietro Clarenza, Sant’Alfio e Camporotondo Etneo, nella nostra provincia, oltre che Palermo, Floridia e Lipari”.Giuseppe Caramanna conclude: “L’incertezza che incombe sull’impresa catanese,sui lavoratori e sulle loro famiglie pone seri interrogativi sul piano occupazionale, sociale e di tutela dei diritti costituzionali tutelati. Per queste ragioni ci rivolgiamo a lei con questa lettera aperta. Lo facciamo pubblicamente perché dissipare questa condizione interessa ben180 famiglie catanesi e quelle di moltissimi altri lavoratori dell’indotto. Le chiediamo, pertanto, un confronto con la proprietà della Di Bella Costruzioni e i rappresentanti delle Amministrazioni locali committenti per trovare soluzioni a una vertenza che è di assoluto rilievo pubblico e che continuiamo a seguire con preoccupazione”.