I guai di Lipari e il sindaco dimissionario: “Non mi faccio cuocere a fuoco lento”

“Non mi lascio cuocere a fuoco lento”. Questa la frase, si vocifera nei corridoi del palazzo comunale di Lipari, che ilsindaco Riccardo Gulloavrebbe pronunciato a denti stretti ai suoi alla vigilia della decisione didare le dimissioni. Sempre quel giorno avrebbe convocato – appena rientrato in serata da una missione istituzionale a Roma e Palermo – il vicesindaco Saverio Merlino e i suoi più stretti collaboratori annunciando la sua scelta di farsi da parte, suscitando così lo stupore generale nei presenti. Eppure alla piccola isola non mancano i problemi. A iniziare daitrasporti, con collegamento dell’Isola delle Eolie collegata allavicenda giudiziaria di Caronte. A quelli relativi laviabilità internasi aggiungono quelli politici e amministrativi, prime tra tutte l’approvazione delpiano regolatore(Prg) e ilbilancio. Senza dimenticare l’emergenzaStromboli. Il tutto mentre la stagione estiva, vitale per l’economia dell’Isola, si avvicina con più incertezze del solito. Ci sono quindi a Lipari molti nodi che con le dimissioni di Gullo rimarrebbero aperti e insoluti. La questione delPrgcome detto, ma anche la gestione delle risorse per l’emergenza Stromboliscaturita dopo il rogo del maggio scorso e poi dell’alluvionedi settembre. Il sindaco Gullo è commissario per l’emergenza nominato da governo. Inoltre bisogna definire i progetti delPnrr, rivedere la questione delcaro acquacon il ripristino già definito dall’amministrazione delle precedenti tariffe. Infine premere sullaCaronteper avere contezza e chiarezza sulnodo trasportie gli ultimi aumenti. Sul piano della salvaguardia del territorio e delle coste c’è da dare seguito al Piano dei porti. Inoltre il sindaco segue da tempo in costante contatto con la Regione, l’iter per ilripascimento della baia di Portinente, già finanziato e il progetto di salvaguardia dell’abitato di Acquacalda, col piano per la realizzazione di unabarriera soffoltae del ripristino dellungomareper una spesa di 15 milioni di euro. C’è poi aperta anche la delicata vicenda dei duepontidella strada provinciale che da Canneto serve Porticello ed Acquacalda. Di recente è stata oggetto di un provvedimento dichiusuradella Città metropolitana di Messina per rischio stabilità, successivamente riaperta, caso unico, soltanto per i residenti di Acquacalda. Questione che è un fase di studio negli uffici comunali per la realizzazione di unabretella alternativa. E infine c’è da gestire l’arrivo dellastagione turistica, con quei provvedimenti che poi nel tempo si materializzano in azioni di gestione molto delicate quando le isole si riempiono di decine di migliaia di visitatori. Mentre il sindaco di Lipari medita sulle prossime decisioni, in primis se confermare le dimissioni, arriva “fresca fresca” una notizia dallaCaronte &Tourist.Recentemente ha venduto alla Caremar di Napoli il traghetto veloce “Isola di Vulcano”. Fino a poco tempo fa era in servizio alle Eolie. Da notizie certe la compagnia di navigazione, che ha ancora aperto un contenzioso giudiziario con la Procura di Messina che ha disposto il sequestro di tre mezzi in rada a Milazzo, ha appena acquistato in Spagna il grandetraghetto “Las Palmas”, sino a poco tempo fa in servizio alle Canarie, e intende immetterlo in servizio prima della stagione estiva proprio sullarotta Milazzo-Eolie. Si tratta di un mezzo più grande dell’Isola di Vulcano con i suoi 116,08 metri , che può trasportare 886 passeggeri. La “Vulcano”, invece, è lunga 70,90 metri e può trasportare 522 passeggeri. La questione ancora insoluta riguarda gli ultimi due aumenti decisi dalla compagnia in pochi mesi, che secondo la conferenza dei sindaci delle isole Minori dovrebbe essere oggetto ditavolo tecnicoe di una convocazione apposita al ministero. Tra l’altro bisognerà capire anche cosa accadrà dopo che la Regione ha pubblicato un nuovo bando di gara proprio per le tratte delle isole minori eccetto la linea Porto Empedocle – Pelagie, già affidata alla Caronte. Sugli aumenti c’è anche la richiesta di accesso agli atti formulata alla Regione da un gruppo di associazioni delle isole minori. La vicenda del sindaco ha un retroscena. In una recente riunione della maggioranza e delmovimento “Rinascita eoliana”sarebbero emersi più di un distinguo dopo le dimissioni della sua assessora Lucy Iacono. Inoltre il primo cittadino avrebbe forti contrapposizioni col presidente del Consiglio comunale, Antonino Russo. In ambienti della maggioranza si sostiene anche che altri due consiglieri da tempo manifestino malumori per le decisioni del sindaco. L’accusa è diamministrare “a senso unico”senza un po’ di concertazione che nelle dinamiche politiche non guasta. In tutta questa vicenda c’è poi il caso della neo assessora Caterina Barnao, nominata appena sette giorni fa al posto della Iacono, che rischia di passare alla storia di Lipari come la prima amministratrice in carica per meno di una settimana. Il sindaco ha comunque20 giorni, previsti dalla normativa, per decidere se confermare la sua scelta oppure ritornare a guidare il Comune. E sono in queste poco più di due settimane che si capirà che scelte farà la maggioranza. Il messaggio inviato dal sindaco suona come unavvertimento o una sorta di braccio di ferroper lo stesso consiglio comunale. Nel caso in cui il sindaco confermerà le dimissioni decadrà insieme a lui appena si insedierà il commissario. Nelle voci che si rincorrono in ambienti politici si dice anche che il sindaco, alle prese con difficoltà nell’approvare il bilancio e costretto a gestire il comune in “dodicesimi” la macchina economia, avrebbe in mente diricandidarsinella prossima tornata. Non si sa però se sarà possibile tenere le elezioni già a giugno, oppure a novembre. Sul nodo relativo alle annunciate dimissioni del sindaco Gullo giunge tempestiva una nota diFederalberghi Isole Eolie. Interpellata da FocuSicilia ha dichiarato di “seguire con grande attenzione le evoluzioni politico-amministrative del Comune di Lipari, auspicandone una rapida definizione.L’incertezza – puntualizza la nota degli albergatori – è nemica della progettualità, della programmazione e quindi del turismo”.