“Il 2023 sarà l’anno più caldo mai registrato”. I dati europei Copernicus

“Il 2023 sarà l’anno più caldo mai registrato”. I dati europei Copernicus

“Il 2023 sarà l’anno più caldo mai registrato”. Non una previsione, ma una certezza quella diCopernicus, il programma di osservazione della Terradi Agenzia Spaziale Europea (Esa)eCommissione europea. I dati della relazione sono stati inseritionline lo scorso 6 dicembre, e testimoniano, numeri alla mano, del cambiamento climatico in atto. In particolare “novembre 2023 è stato il mese più caldo mai registratoa livello globale, con una temperatura media superficiale dell’aria di 14.22°C,0.85°C al di sopra della mediadi novembre per il periodo compreso tra il 1991 e il 2020 e0.32°C al di sopradella temperatura delprecedente novembre più caldo, quello del 2020“. I dati seguono quelli delle temperature dei mari di fine novembre, nei quali Copernicus registravapicchi anomali proprio in Sicilia superiori ai 30 gradi. E, a livello globale, o più precisamente “nella zona compresa fra il 60/mo parallelo Sud e il 60/mo parallelo Nord”, la temperature degli oceani è stata di20,79 gradi, la più alta finora registrata e ben0,4 gradi sopra le mediedel periodo, e con 0.25 °C in più rispetto al secondo novembre più caldo, quello del 2015. Con i dati delle temperature terresti si raggiunge quindi un altro record, stigmatizzato dalle anomalie: “La temperatura globale per il mese di novembre 2023 è stata pari a quella dell’ottobre 2023 e inferiore solo all’anomalia del mese di settembre 2023, pari a 0.93°C”, scrive l’ente europeo. Novembre 2023 è stato più caldo di circa 1.75°Crispetto alla stima della media di novembre per ilperiodo compreso tra il 1850 e il 1900, periodo di riferimento preindustriale. Ma, contro intuitivamente, è statoanche più piovoso della mediain gran parte dell’Europa: la tempestaCiaránha colpito molte regioni, tracui l’Italia, portando forti precipitazioni e inondazioni. Tutto questo porta per da gennaio a novembre 2023la temperatura globale più alta mai registrata, 1.46°C al di sopra della mediapreindustriale, e 0.13°C in più rispetto alla media degli undici mesi del 2016, fono ad oggi l’anno solare più caldo mai registrato. Anomalie legate al fenomeno “El Niño” che è continuato nel Pacifico equatoriale, con anomalie che sono rimaste inferiori a quelle raggiunte in questo periodo dell’anno nell’evento del 2015. SecondoSamantha Burgess, vicedirettore del Servizio per il Cambiamento Climatico di Copernicus (Copernicus Climate Change Service – C3S),“il 2023 ha registrato sei mesi e due stagioni da record. Le eccezionali temperature globali di novembre,compresi due giorni più caldi di 2ºC rispetto al periodo preindustriale, fanno sì che il 2023 sia l’anno più caldo della storia registrata”.Carlo Buontempo, Direttore C3S, aggiunge: “Finché le concentrazioni di gas serra continueranno ad aumentare, non possiamo aspettarci risultati diversi da quelli visti quest’anno. La temperatura continuerà ad aumentare e così anche l’impatto delle ondate di calore e della siccità. Raggiungere il prima possibile la soglia zero è un modo efficace per gestire i rischi climatici”.