In Sicilia, come nel resto d’Italia, il gioco d’azzardo è in continua crescita. È quanto emerge dai dati pubblicati dall’agenzia delle dogane e dei monopoli sul Libro blu 2018, ovvero il rapporto annuale delle attività dell’Agenzia. Due le tipologie di gioco analizzate: le monoconcessioni come Lotto, Enalotto e Lotterie da una parte e le pluriconcessioni come scommesse ippiche e sportive, concorsi pronostici sportivi, Bingo, apparecchi (slot, vlt), online.
Agli italiani piace giocare
In Italia la tendenza al gioco è in continua crescita e, nel giro di tre anni, i miliardi giocati sono passati da 88,2 a 106,8. Di questi 87,8 sono le le vincite e 18,9 i miliardi di euro spesi ovvero persi al gioco dagli utenti. Nelle tasche dell’erario sono finiti 10,4 miliardi, con percentuali variabili dal 6 al 38,27 a seconda della tipologia del gioco.
2018 da Superenalotto
Anche in Sicilia la febbre è in continua crescita e, probabilmente, continuando così, in poco tempo arriverà a quota 5 miliardi. I siciliani, nel 2018, hanno fatto scommesse per 4,5 milioni di euro di cui quasi uno (986) è andato perso. Una cifra poco più bassa dei due anni precedenti quando gli euro persi al gioco hanno superato la cifra tonda (un miliardo 138 nel 2016 e un miliardo 150 nel 2017). Questo perché negli ultimi anni i siciliani sembrano essere un po’ più baciati dalla dea bendata rispetto al passato. Di certo un grande aiuto nell’incrementare questa voce è data dal bacio della dea bendata al superenalotto. Una eventualità che è difficile si presenti puntuale. Nell’anno appena concluso le vincite sono state pari a 3,5 milioni di euro, mentre erano 3,3 nel 2017 e 3,1 nel 2016.
Non tutto è legale
Accanto al gioco legale, spesso, c’è anche quello illegale e sono tanti i controlli effettuati dall’Agenzia delle Dogane e dei monopoli. Controlli crescenti come le conseguenze tanto che dal 2017 al 2018 si sono quasi raddoppiati gli importi per le sanzioni tributarie passando da 22,2 milioni di euro a 54,5. In Sicilia sono stati controllati poco meno di 500 esercizi (491) a cui sono state constatate 35 violazioni penali, 25 violazioni amministrative Aams (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato) e tre no Aams. In un caso c’è stato un sequestro penale. Le persone denunciate sono 10.