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Il Miur conferma: tutti ammessi e nuove assunzioni per i docenti

Tutti ammessi ma non per forza promossi. Annunciate nuove assunzioni su quota 100 ma nessun aggiornamento delle graduatorie dei precari

Lucia Azzolina, ministra dell’Istruzione, lo definisce “un modo per non lasciare nessuno indietro, anche se non si parla di sei politico: una definizione vetusta”. La traduzione è semplice: tutti promossi e tutti ammessi all’esame di maturità. L’anno scolastico si concluderà, con ogni probabilità, grazie alla didattica a distanza “chiave di volta per il nostro sistema educativo” che nel momento dell’emergenza “non può essere considerato uno strumento opzionale”. Nessun aggiornamento delle graduatorie dei precari, ma annuncia nuove assunzioni.

Maturità e licenza media

La ministra della scuola ha annunciato “due possibili opzioni” per l’esame di maturità a seconda del giorno di ritorno in aula “facendo in modo che nessuno sia lasciato indietro”. Se sarà dopo il 18 maggio l’esame di Stato prevederà solo la prova orale. In ogni caso sarà “secondo i reali apprendimenti che hanno raggiunto anche grazie alla didattica a distanza”. Per i ragazzi delle medie inferiori si parla di una sola tesina da discutere. Azzolina sottolinea che la valutazione è importante, ma dipende dal percorso dello studente nei cinque anni di studio. Nessun sei politico dunque. Eventuali recuperi necessari saranno fatti a settembre, con l’avvio del nuovo anno scolastico.

Precari e nuove assunzioni

Azzolina parla anche di una buona e una cattiva notizia per il personale docente. La cattiva riguarda l’aggiornamento delle graduatorie dei precari che non ci sarà perché il sistema non è digitalizzato “come io avrei voluto nel decreto scuola che era stato approvato a dicembre”. Troppe domande cartacee, circa un milione, con relativa ricevuta di ritorno bloccano il sistema che, come gli studenti deficitari, sono rimandate a settembre. Per quel periodo la procedura “sarà digitalizzata”, promette. La bella notizia riguarda invece le assunzioni legate a quota 100: “un provvedimento che i precari attendevano da tempo”.

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Desirée Miranda
Desirée Miranda
Nata a Palermo, sono cresciuta a Catania dove vivo da oltre trent'anni. Qui mi sono laureata in Scienze per la comunicazione internazionale. Mi piace raccontare la città e la Sicilia ed è anche per questo che ho deciso di fare la giornalista. In oltre dieci anni di attività ho scritto per la carta stampata, il web e la radio. Se volete farmi felice datemi un dolcino alla ricotta

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