Il Ponte sullo Stretto violerebbe due direttive Ue secondo Wwf

Il Ponte sullo Stretto violerebbe due direttive Ue secondo Wwf

SecondoWwf, l’Italia si troverà alle prese condue procedimenti d’infrazioneda parte dell’Unione Europeaa causa del progetto delPonte sullo Stretto di Messina. L’associazione ha individuato due direttive europee che verrebberoviolatee che comprometterebbero il piano sia da unpunto di vista proceduraleche per le suericadute sull’ambiente. La prima procedura d’infrazione è legata alla presunta violazione dellaDirettiva sugli Appalti. Perché, spiegaWwf,il Governo ha assegnato larealizzazione dell’opera senza garaper avendo – quest’ultima – un costo che eccedepiù del 50% del valore del contratto iniziale.L’associazioneha ricordatoche il costo originario del ponte è di 3,9 miliardi di euro del 2003. Assegnatocon un maxiribasso al GC Eurolink, capeggiato da Webuild. Il costo attuale si aggira invece attorno ai 6,065 miliardi di euro, ben oltre il limite massimo stabilito per l’assegnazione senza una gara. La seconda procedura d’infrazione riguarderebbe la presunta violazione delleDirettive Habitat e Uccelli. Il progetto delPonte sullo Stretto di Messinapotrebbe avere un impattonegativosullearee vitali per la sosta e il transito degli uccelli migratori. Questearee sono specificamente protette dall’Europa, designandole comeZone di Protezione Speciale (ZPS). Lo Stretto di Messinaospita due di queste Zps: laCosta Viola in Calabria, iMonti Peloritani-Dorsale Curcuraci-Antennamare in Siciliae l’Area Marina dello Stretto. La stessaCommissione Europea, sin dal 2005, spiega Wwf, ha espresso preoccupazioni riguardo al possibile deterioramento degli habitat e alle perturbazioni dannose per gli uccelli a seguito della realizzazione del progetto. Il Wwf, tra le organizzazioni che sollevano preoccupazioni, ha espresso dubbi riguardo alla sostenibilità e allaredditività del progettodelPonte di Messina. Il costo dell’opera, che ha visto un aumento significativo, non è stato giustificato da unPiano Economico Finanziarioche dimostri la suavalidità economicanel lungo termine. Anche l’analisi richiesta dal Governo, volta a comprovare lasostenibilità dell’investimento, è mancata nel passato. Per mettere al centro la questione, Wwf ha organizzato la manifestazione nazionale“Lo Stretto Non si Tocca”, che si terrà a Messina il 2 dicembre. L’evento, supportato da oltre 60 associazioni, comitati, sindacati e soggetti collettivi nazionali e locali, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di preservare queste aree naturali e contestare l’assegnazione dell’opera senza una gara formale.