Ricavi per 39,2 miliardi di euro e 75 mila dipendenti. Numeri che potrebbero essere attribuiti a una grandissima azienda italiana, non un colosso se si estende la scala a livello internazionale. Nel caso della Sicilia invece sono i numeri complessivi delle maggiori 500 società di capitali presenti nell’Isola. Il quadro era stato anticipato dalla top 10 delle prime imprese siciliane pubblicata pochi giorni fa, con una prevalenza di grandi società nei settori petrolchimico e della grande distribuzione. I dati sono riferiti indifferentemente agli ultimi bilanci disponibili sulla piattaforma Aida – 2021 o 2022 – e sono stati estratti per FocuSicilia dal professore Marco Romano, docente di Economia e Gestione delle Imprese dell’Università di Catania. Estendendo la valutazione al totale dei ricavi per macrosettore, possibile grazie alla classificazione Ateco, non sono poche le sorprese.
Solo 114 imprese sopra i 50 milioni di ricavi
La classifica “top 500” siciliana vede solo 114 imprese con ricavi superiori ai 50 milioni di euro, sotto il limite di fatturato per la definizione di “grande impresa”. E a primeggiare sono le raffinerie, che complessivamente raccolgono 10,8 miliardi di euro di ricavi, più di un quarto del totale delle “top 500 imprese” messe insiemte. Le prime due sono Sonatrach e Isab, entrambe nell’area industriale di Agusta-Priolo ed entrambe al primo posto della classifica delle prima dieci imprese siciliane, sfiorano da sole i 10 miliardi di ricavi (rispettivamente con 7,2 e 2,59 miliardi di euro). A queste si aggiungono sempre con codice Ateco 19, dedicato alla produzione di coke e derivati dal petrolio, Raffineria di Milazzo, anche questa in “top 10” con 743 milioni di ricavi, Raffineria di Gela (235 milioni di ricavi, 18esima impresa in totale), e Saccne Petroli con sede a Messina che conta ricavi per 34 milioni. A fronte dei grandi ricavi colpisce il relativamente basso numero di dipendenti diretti delle cinque imprese, 2.763 combinati.
Nella Gdo ben 165 imprese e 16 mila lavoratori
La prima sorpresa viene invece dalla Grande distribuzione organizzata (macrocategorie Ateco 46 e 47). Se nella “top 10” sono presenti ben 4 aziende, il totale dei ricavi delle imprese in “top 500” arriva ad appena 10,6 miliardi di euro di ricavi, poco più di un quarto del totale. Di questi oltre un miliardo sono della Fratelli Arena (con sede storica a Valguarnera Caropepe) e 864 milioni di Eurospin Sicilia (Catania), e seguono sempre in top 10 New FDM a 530 milioni ed Ergon spa (529 milioni), entrambe ragusane. In totale rientrano nelle due categorie ben 165 aziende su 500, per un totale di dipendenti che sfioria i 16 mila (15.935, per la precisione).
Zenit srl: ricavi 10 volte quelli Amts (partecipata pubblica)
Vale invece 3,48 miliardi di euro il business del trasporto marittimo (Ateco 50), con 12 imprese tra le maggiori 500 in Sicilia, e 6.779 addetti in totale. Le maggiori aziende sono tre spa del gruppo Grimaldi (Grimaldi Euromed, Grimaldi Deep Sea, e Grandi Navi Veloci), con rispettivamente 1,87 miliardi di euro di ricavi, 787 e 441 milioni di euro negli ultimi bilanci disponibili (2021, 2022 per Grimaldi Euromed).
Sono 1,1 miliardi di euro i ricavi per l’attività di trasporto terrestre (Ateco 49), con un totale di 4,598 addetti divisi in 19 imprese. A dominare la classifica è Zenit srl di Ragusa, con 443 milioni di ricavi nel 2022. Curioso che l’azienda, con 16 dipendenti, abbia registrato esattamente 10 volte i ricavi delll’Azienda metropolitana trasporti e sosta (Amts) di Catania, che invece di dipendenti ne ha 693 gestendo il servizio pubblico di trasporto nel secondo Comune della Sicilia. Amat, che svolge lo stesso servizio a Palermo con oltre 1.200 dipendenti, chiude invece il 2021 con 68 milioni di ricavi.
Comer Sud di Di Martino domina tra le concessionarie
A quota 1,73 miliardi di euro di ricavi sono invece le attività di commercio e di riparazione di autoveicoli e motocicli (Ateco 45). Le aziende del macrosettore sono 42 e contano in totale 2.045 addetti. Comer Sud spa, concessionaria multimarca con sede a Catania della famiglia Di Martino – presente in classifica anche nel settore trasporti – domina la classifica per ricavi superando i 168 milioni di euro. Con 248 lavoratori è anche l’azienda del settore siciliana con più addetti. Uniche due imprese a superare quota 100 milioni di ricavi le palermitane Nuova Sicilauto srl e Nuova Sport Car spa.
Costruzioni: ricavi per un miliardo nel 2021
In classifica tra le “top 500” anche 29 imprese del settore costruzioni (Ateco da 41 a 43) che occupano al 2021 un totale di 3.617 addetti per un miliardo e nove milioni di euro di ricavi delle vendite. La principale, con dati riferiti al 2021, è Irem spa con sede a Siracusa. Segue Caec (Consorzio artigiano edile costruttori, società cooperativa) con sede a Ragusa, che arriva a 95 milioni di ricavi. Il settore ha però subito una forte accelerata nel corso del 2022 grazie all’avvio di numerosi cantieri pubblici, e i dati dello scorso anno potrebbero riservare, appena disponibili, dei notevoli cambiamenti.
Sielte unica rappresentante della “Etna Valley”
Sopra il miliardo di euro anche i ricavi della produzione di energia (Ateco 35), che occupa nelle aziende siciliane 433 adetti. La classifica è dominata da Erg Power Srl, che gestisce la grande centrale termoelettrica di Priolo. Secondo posto per Amg gas, parecipata del Comune di Palermo, a quota 121 milioni di euro di ricavi e 26 dipendenti. La società gemella, Amg Energia, conta invece 235 dipendenti e 28 milioni di euro di ricavi. Menzione speciale infine per la catanese Sielte spa, che con 522 milioni di euro di ricavi (e 2.025 dipendenti), domina il settore dell’elettronica tra le aziende siciliane. Colossi internazionali come STMicroelectronics, simbolo della “Etna Valley“, non sono infatti presenti in elenco, che comprende solo le società di capitali con sede legale o operanti esclusivamente in Sicilia.